COMIZI D’ORRORE, COMIZI LEGHISTI
UNO SCRITTORE AFFRONTA LA GRAMMATICA E LA RETORICA NEI DISCORSI POLITICI DEI LEGHISTI: FINZIONE O REALTA’?
Sono venuto molto volentieri a parlare in questa bella piazza, ma per quanto mi riguarda, sia chiaro, questa è l’ultima manifestazione senza bastoni.
Cominciamo a dare segnali, e un bel segnale è una scarica di legnate; controlliamoli noi con delle ronde questi posti, e siccome sono luoghi impervi appoggiamoci a sostanziosi bastoni. Servono i bastoni. Duri. Belli duri. Come noi padani.
Noi ce l’abbiamo duro, ed è per questo che qui oggi è pieno di donne!
La Lega non ha bisogno di armarsi, noi siamo sempre armati… di manico!
Si dice che il Paese stia andando a fondo, ma io conosco un solo Paese, che è la Padania. Dell’Italia non me ne frega niente.
Siamo celti e longobardi, non siamo merdaccia levantina o mediterranea, la Padania è bianca e cristiana!
Con le bandiere del cuore crociato! Noi che non diventeremo mai islamici.
Siamo circondati da ruffianeria di Stato, leccaculismo diffuso, bigottismo universale… sono moderati, sì sono moderati… moderati un cazzo!
I partiti sono lo strumento attraverso cui i meridionali gestiscono lo Stato, questo deve essere chiaro.
Il progetto mondialista americano è chiaro: vogliono importare in Europa venti milioni di extracomunitari, vogliono distruggere l’idea stessa di Europa garantendo i propri interessi attraverso l’economia mondialista dei banchieri ebrei e attraverso la società multirazziale.
Ma noi non lo consentiremo.
Il disegno dei venti potenti americani non passerà , anche se usano armi potenti come la droga e la televisione.
Quegli islamici di merda e le loro palandrane del cazzo! Li prenderemo per le barbe e li rispediremo a casa a calci nel culo! Rompono il cazzo nelle scuole e vorrebbero privarci dei nostri simboli! Li prenderemo per le barbe, statene pur certi.
Gli immigrati, ma anche i profughi fora da i ball, bisognerebbe vestirli da leprotti per fare pim pim pim col fucile. Sì, pim, pim, pim, col fucile. Pim, pim, pim!
Per i negri bisognerebbe usare pallottole di gomma e prendergli le impronte dei piedi per risalire ai tracciati particolari delle tribù.
Credo si dovrebbe sul serio rispedire gli immigrati a casa in vagoni piombati.
Uomini della Padania, questi bingo bonghi col cazzo lungo vogliono scoparci le mogli, le nostre donne!
Cosa facciamo degli immigrati che sono rimasti in strada dopo gli sgomberi?
Purtroppo il forno crematorio non è ancora pronto.
E poi se prima c’erano i posti riservati agli invalidi, agli anziani e alle donne incinte, adesso si può pensare a posti o vagoni riservati ai padani. Perchè no?
Noi la proposta l’abbiamo fatta.
Qualcuno si è scandalizzato perchè un nostro militante ha detto che i topi sono più facili da debellare degli zingari.
Niente di più vero, sono più facili da debellare perchè sono più piccoli. Lampante, direi.
La civiltà gay ha trasformato la Padania in un ricettacolo di culattoni.
Qua rischiamo di diventare un popolo di ricchioni!
Gli omosessuali devono smetterla di vedere discriminazioni dappertutto. Dicano quello che vogliono, la loro non è una condizione di normalità .
Se ancora non si è capito essere culattoni è un peccato capitale.
C’è bisogno di iniziare una pulizia etnica contro i culattoni. Devono andare in altri capoluoghi di regione che sono disposti ad accoglierli.
Qui da noi non c’è nessuna possibilità per culattoni e simili. La tolleranza ci può anche essere ma se vengono messi dove sono sempre stati… anche nelle foibe.
E ricordatevi: il cristiano che vota a sinistra si schiera dalla parte del peccato e del demonio.
N.d.A.: Questo testo è frutto di un montaggio con tutte dichiarazioni originali rilasciate nel tempo da esponenti politici della Lega Nord (Miglio, Borghezio, Bossi, Calderoli, Castelli, Gentilini, Boso, Tosi, Salvini, Zaia, Stiffoni, Boni, Schiubola, Moretti, Gidoni, Caparini, Speroni, Aliprandi).
Il mio lavoro è stato solo quello di assemblarli senza mai cambiare il senso delle dichiarazioni, creando un comizio linguisticamente organico, anche se delirante.
Questo testo è uno stralcio di Comizio, contributo dell’autore alla raccolta Sorci verdi. Storie di ordinario leghismo, Edizioni Alegre, pagg. 192, – 14,00 (con testi di Valerio Evangelisti, Valeria Parrella, Stefano Tassinari e altri)
Angelo Ferracuti
(da “Il Fatto Quotidiano”)
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