CON L’INTERVISTA AL “CORRIERE DELLA SERA”, MARINA BERLUSCONI HA MOLLATO UNO SGANASSONE A GIORGIA MELONI, MA SOPRATTUTTO AD ANTONIO TAJANI. LA CAPA DI MONDADORI, AZIONISTA DI MAGGIORANZA, INSIEME AI FRATELLI, DI FORZA ITALIA, HA MANDATO UN SEGNALE INEQUIVOCABILE AL SUO “AMMINISTRATORE DELEGATO”
BASTA INGINOCCHIARSI ALLA DUCETTA E A FRATELLI D’ITALIA, RICONQUISTIAMO UNA NOSTRA DIMENSIONE AUTONOMA, TORNANDO A QUELLA IDENTITÀ DI PARTITO MODERATO E LIBERALE CHE AVEVA IN MENTE MIO PAPÀ… MESSAGGIO RECEPITO: NEL POMERIGGIO TAJANI HA LASCIATO LA SEDIA VUOTA AL SENATO: IL MINISTRO DEGLI ESTERI NON SI È PRESENTATO PER ASSISTERE ALLA REPLICA DELLE COMUNICAZIONI DELLA PREMIER IN VISTA DEL CONSIGLIO EUROPEO DI DOMANI
L’intervista di Marina Berlusconi al “Corriere della Sera”, in cui la “Cainana” ha attaccato il governo sui diritti LGBT (“Mi sento più in sintonia con la sinistra”), è stata uno sganassone a Giorgia Meloni, ma soprattutto ad Antonio Tajani. La capa di Mondadori, azionista di maggioranza, insieme ai fratelli, di Forza Italia (il partito ha un debito di quasi 100 milioni verso la famiglia del Cav), ha mandato un segnale inequivocabile al suo “amministratore delegato”.
Ovvero: caro Tajani, basta inginocchiarsi davanti alla Ducetta e a Fratelli d’Italia, riconquistiamo una nostra dimensione autonoma, tornando a quella identità di partito moderato e liberale che aveva in mente Silvio Berlusconi.
Il messaggio deve essere rimbombato nelle ‘recchie del vicepremier merluzzone, che nel pomeriggio non si è presentato al Senato, per la replica delle comunicazioni in vista del Consiglio europeo.
(da agenzie)
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