CONTE FA L’EQUILIBRISTA NEL CIRCO M5S: “NON TIRIAMO DRAGHI PER LA GIACCHETTA, NOI CI SIAMO SE AVREMO RISPOSTE ALLE NOSTRE RICHIESTE”
“ABBIAMO POSTO DELLE QUESTIONI, ASPETTIAMO RISPOSTA”…E ANCHE OGGI SI DECIDERA’ DOMANI, E COSI’ FINO A MERCOLEDI’… UNA TRENTINA DI PARLAMENTARI GRILLINI “GOVERNISTI” PRONTI AD ABBANDONARE IL “PARTITO DI CONTE”
“Non spetta a noi in questo momento stabilire se ci sono elementi per recuperare la rottura del patto di fiducia di cui ha parlato Draghi: tutti gli stanno facendo pressione per proseguire il suo governo ma è sicuramente importante come proseguire questa azione di governo. Deciderà lui, noi non vogliamo tirarlo per la giacchetta ma non potremo condividere nessuna responsabilità di governo se non ci sarà indicazione concreta sulla prospettiva di risoluzione delle questioni poste da M5S e indicazione concreta sulla prospettiva di risoluzione delle questioni”.
Questa la sintesi dell’intervento in diretta Fb di Giuseppe Conte in serata.
Il leader del M5s ha spiegato che la decisione di non votare il Dl Aiuti è slegata dalla fiducia al governo: «L’ultimo voto di fiducia dice che esiste una maggioranza con ampi margini numerici»
Dopo un’assemblea nazionale quasi permanente e dopo l’incontro con senatori e deputati, Giuseppe Conte ha spiegato la linea che seguirà nei prossimi giorni il Movimento 5 Stelle.
Nessuna fuga all’opposizione, almeno non ora. Conte ha spiegato che la scelta di non votare il Dl Aiuti era la risposta a un ricatto subito dal M5s su alcuni punti, a partire dal termovalorizzatore di Roma: «Abbiamo chiesto che fosse estrapolata una norma che non c’entrava niente con il decreto aiuti. Diamo alle parole un senso. Qualcuno ha parlato di ricatto? Il ricatto l’abbiamo subito. Quando al Senato abbiamo partecipato al voto abbiamo cercato di circoscrivere al minimo il significato politico. Non era una votazione contraria e quindi neppure un’astensione. Ritenevamo giusto alla luce della forzatura che è stata operata nei nostri confronti e principi che non fosse attribuita a questa non partecipazione al voto il significato di un voto contrario alla fiducia. Quella nostra mancata partecipazione è stata intesa come elemento di rottura del patto di fiducia. Ne prendiamo atto».
Conte ha spiegato anche che Mario Draghi in questo momento è sostenuto ancora da una larga maggioranza: «Noi ci prendiamo le nostre responsabilità, così deve fare il presidente Draghi. L’ultimo voto di fiducia dice che esiste una maggioranza con ampi margini numerici. Non potremo condividere alcuna responsabilità di governo se non ci sarà chiarezza sui punti nel documento consegnato, e se non ci sarà indicazione concreta sulla prospettiva di risoluzione di quelle questioni. Senza risposte chiare e se non ci verrà garantito rispetto, il M5s non potrà condividere una responsabilità diretta di governo. Ci sentiremo liberi, sereni, ancor più responsabili, di votare e partecipare, in prospettiva che ci sia una prossima azione di governo, su quello che serve al Paese, senza alcuna contropartita politica».
Il leader del Movimento ha anche dichiarato che negli ultimi mesi il M5s è stato continuamente vittima di attacchi: «Abbiamo mandato giù di tutto e ricevuto offese e attacchi da altre forze politiche. Abbiamo chiesto risposte vere, concrete».
(da agenzie)
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