CORTINA, SINDACO E ASSESSORE INDAGATI PER ABUSO D’UFFICIO
AL CENTRO DELL’INCHIESTA UN’EROGAZIONE DI 3 MILIONI DI EURO AL CONSORZIO CORTINA TURISMO
Indagato il sindaco di Cortina d’Ampezzo Andrea Franceschi, insieme ad altre dieci persone, tra le quali assessori ed ex consiglieri comunali.
Nella mattina del 4 maggio, la Guardia di finanza di Belluno ha operato un blitz nel comune di Cortina e nella sede del Consorzio Cortina Turismo su delega della Procura bellunese.
Al primo cittadino è contestato il reato di abuso d’ufficio: al centro dell’inchiesta un’erogazione fatta dal Comune al Consorzio di 3 milioni di euro, un importo superiore a quello previsto dall’Unione Europea per aiuti pubblici, in cui tetto è di 200mila euro in un triennio.
Secondo quanto si è appreso, sono indagati per abuso d’ufficio il sindaco di Cortina Andrea Franceschi, il vice sindaco Enrico Pampanin, gli assessori Stefano Verocaie Giovanna Martinolli, il consigliere comunale Stefano D’Andrea e altri quattro ex consiglieri, e l’ex segretario comunale Agostino Battaglia.
E’ inoltre indagato il presidente del Consorzio Cortina Turismo, Stefano Illing, per falso ideologico e indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato.
Sotto la lente della Guardia di Finanza di Belluno c’è tutta la documentazione dal 2012 al 2014: secondo la procura, in questo periodo è stato erogato un contributo di tre milioni di euro dal Comune di Cortina al Consorzio Cortina Turismo.
I militari delle Fiamme gialle, coordinati dal pm Roberta Gallega, hanno perquisito oltre il municipio anche la sede del Consorzio e le abitazioni delle persone coinvolte nelle indagini.
Secondo l’accusa, il contributo erogato dal Comune al Consorzio supera l’importo massimo degli aiuti pubblici che, nel triennio, possono essere concessi ad una società privata. Per gli inquirenti, inoltre, i consiglieri comunali si sono trovati in conflitto di interessi in quanto soci dello stesso Consorzio, non ultimo il fatto di essere amministratori o soci di strutture alberghiere o commerciali.
All’esame inoltre le dichiarazioni sostitutive presentate dal presidente del Consorzio Illing che, secondo la procura, ha omesso di dichiarare di aver percepito dal Comune tre milioni di euro in modo da poter accedere a contributi erogati dalla Regione Veneto per un importo di 200 mila euro.
(da “il Fatto Quotidiano“)
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