DA LAMPEDUSA AL CAMPIONATO C2 DI RUGBY: LA STORIA DELLA SQUADRA DI RIFUGIATI CHE VINCE CONTRO OGNI PRONOSTICO
LA SOCIETA’ “TRE ROSE” DI CASALE MONFERRATO HA CONQUISTATO LA PROMOZIONE
Hanno attraversato il Mediterraneo in un barcone, sono approdati a Lampedusa e ora sono diventati una squadra di rugby in C2.
E’ la storia dei rifugiati delle “Tre Rose”, una piccola società del Monferrato che ha scommesso sulla forza e sulla voglia di cominciare una nuova vita in Italia.
Erano dilettanti, ma ora potranno gareggiare in un vero campionato.
Scrive La Repubblica:
“Questa volta non ci avrebbero battuto nemmeno gli All Blacks. E’ la gioia più grande, dopo tanti mesi di sofferenza”.
Domenica hanno giocato quasi per un’ora con un uomo in meno e addirittura sono rimasti in 12 nei minuti finali, perchè l’emozione s’era fatta incontrollabile.
Cinque mete: due le ha marcate Julian, romeno, una Youssuf, ivoriano, un’altra Leonel, argentino. E una Giovanni, italiano, lo “straniero”.
Sì, se la sono meritata.
Trenta ragazzi dell’Africa sub-sahariana – le Rose Nere, li hanno soprannominati – e un’avventura cominciata un anno fa su di un campo di gramigna spelacchiata nato sopra i vecchi scarichi dello stabilimento Eternit di Casale Monferrato, Alessandria.
Il sogno è diventato realtà grazie al presidente della squadra e a una cooperativa sociale che accoglie profughi a Casale Monferrato:
A Casale c’è la sede di Senape, cooperativa sociale che assiste 150 profughi (comprese alcune mamme con i loro bambini) e li accompagna lungo il cammino istituzionale – corsi di italiano, di formazione professionale – in attesa che la loro domanda di asilo sia accolta o meno.
“Ho chiesto se qualcuno aveva voglia a fare sport con noi: un modo per permettere loro di passare un po’ di tempo in maniera sana, e integrarsi meglio”.
Gli rispondono 4 giovani del Ghana.
L’esperimento ha funzionato, eccome. “Non solo si sono divertiti, ma hanno dimostrato di essere degli atleti formidabili. Alzando di brutto il livello del gruppo”.
(da “Huffingtonpost”)
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