DE FALCO: “NON RITIRO I MIEI EMENDAMENTI, SONO UN MILITARE CHE HA GIURATO SULLA COSTITUZIONE”
DECRETO SICUREZZA E LEGITTIMA DIFESA, ESISTONO ANCHE GRILLINI PERBENE CHE NON SI SONO VENDUTI AI RAZZISTI PER UNA POLTRONA
Due fronti caldissimi per la maggioranza. Due provvedimenti cari alla Lega guardati con sospetto o aperta ostilità dall’ala sinistra dei 5Stelle.
Legittima difesa e decreto sicurezza sono entrambi all’esame del Senato.
Sul decreto sicurezza arriva l’altolà di Gregorio De Falco che avverte: “Ci sono alcuni principi sui quali non posso deflettere avendo giurato sulla Costituzione, da militare. E mantengo questo giuramento”.
Una risposta ai giornalisti che chiedevano al senatore – ex ufficiale della capitaneria di porto – cosa farebbe nel caso in cui fosse lo stesso vicepremier Di Maio a chiedergli di ritirare gli emendamenti in nome dell’accordo politico con l’alleato leghista. “La questione è molto semplice – aggiunge De Falco – seguo le indicazioni del presidente Mattarella”.
Ma tensioni nella maggioranza ci sono anche sulla legittima difesa. Sono circa 80 gli emendamenti presentati in aula.
La maggior parte delle richieste di modifica sono targate Leu (primo firmatario Pietro Grasso), Forza Italia (molti scritti da Giacomo Caliendo) e Pd.
Ma ci sono molte obiezioni anche in casa M5S. E le perplessità arrivano sempre da parlamentari dell’area vicina al presidente della Camera, Roberto Fico.
In tutto 7 emendamenti M5s, tutti o quasi a firma dei senatori Gregorio De Falco, Paola Nugnes e Elena Fattori.
Si tratta di richieste di modifica del testo che mirano a ridimensionare la legittima difesa, limitando i casi di non punibilità .
Ad esempio, si elimina l’ipotesi di “grave turbamento” perchè venga riconosciuta la legittima difesa. Esattamente come era già successo durante l’esame in commissione, anche se poi i 5 stelle avevano ritirato gli emendamenti prima che fossero messi in votazione dopo un vertice al ministero della Giustizia.
Al momento i 7 emendamenti dei 5 stelle non risultano essere stati ritirati.
Il primo emendamento, a firma Nugnes-Fattori-De Falco mira a sopprimese proprio l’articolo uno del disegno di legge, il cuore del provvedimento, perchè modifica l’articolo 52 del codice penale, definendo la difesa “sempre legittima”.
Per i tre grillini l’articolo va eliminato.
Un altro emendamento, pur facendo salvo l’articolo 1, chiede di sopprimere il termine “sempre”.
E ancora, i tre pentastellati chiedono di sopprimere l’intero articolo 2 del testo, altro caposaldo della riforma in quanto va a modificare l’articolo 55 del codice penale sull’eccesso colposo.
Un’altra modifica inserisce all’articolo 2 che la punibilità è esclusa se il soggetto ha agito “con colpa lieve”.
Tra le più importanti richieste di modifica, c’è quella che punta ad eliminare tra le ipotesi di non punibilità lo stato di “grave turbamento”.
Infine, i tre senatori pentastellati chiedono che all’articolo 7 del ddl venga comunque riconosciuta in sede civile la responsabilità del soggetto che si è difeso, mentre il testo all’esame dell’Aula la esclude se si è agito per legittima difesa.
(da agenzie)
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