DECADENZA DI BERLUSCONI, SI DECIDE SUL REGOLAMENTO: SI VA VERSO IL VOTO SEGRETO
AGO DELLA BILANCIA LA SENATRICE DI SCELTA CIVICA LINDA LANZILLOTTA
A poche ore dalla riunione della Giunta per il Regolamento del Senato, sembra sempre più probabile una conferma del voto segreto sulla decadenza di Silvio Berlusconi. Alle 15 la Giunta dovrà infatti riunirsi a Palazzo Madama per valutare l’eventuale modifica del regolamento che, di norma, già prevede il voto segreto.
Secondo indiscrezioni, però, i favorevoli al voto palese sarebbero, anche se di strettissima misura, in minoranza.
L’ago della bilancia sembra essere nelle mani della senatrice di Scelta Civica Linda Lanzillotta, che sembrerebbe più propensa al no: “Sono contraria alle leggi ad personam – dichiara – ma anche a quelle contra personam”.
L’altro scenario possibile è che in Giunta si decida di non votare sulla modifica del regolamento e si lasci l’ultima parola all’Aula.
E potrebbe essere proprio il Cavaliere a chiedere il voto palese per obbligare tutti a votare per lui e sanare, almeno su questa questione, la spaccatura nel suo partito.
Intanto il Pd ha chiesto ad Angelino Alfano di votare la decadenza, così come in precedenza aveva dato il suo assenso alla legge Severino.
“Si ponga fine a manovre dilatorie di vario genere e si voti la decadenza – afferma il responsabile giustizia del Pd Danilo Leva – Per il Pd non ci sono problemi, sia che si tratti di voto segreto o palese”.
I democratici rispondono dunque picche al nuovo appello fatto dal vicepremier al Pd, affinchè non consenta la decadenza da parlamentare di Berlusconi.
“Alfano – ha scritto Leva in una nota- parla al Pd ma dovrebbe rivolgersi al Pdl. La legge Severino è stata già applicata in altri 37 casi e, soprattutto, è stata votata anche dalla forza politica di cui Alfano è stato segretario. Perchè solo oggi evidenziano alcuni elementi della legge Severino mai contestati in passato? La legge è costituzionale ma ancora una volta la giustizia viene ridotta dal Pdl a problema ad personam”.
E dal Pdl si fa sentire il capogruppo alla Camera Renato Brunetta favorevole, come noto, al mantenimento del voto segreto: “Le regole dicono voto segreto – chiarisce Brunetta intervistato da Radio 24 – Non si cambia il regolamento a partita iniziata”.
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