DETASSAZIONE DEGLI STRAORDINARI
QUANTO VARREBBE LA RIFORMA IN BUSTA PAGA
La proposta avanzata dal PdL è finora allo studio dei tecnici, probabile che se ne sappia qualcosa di più preciso al momento delle prime riunioni del nuovo Consiglio dei Ministri. Silvio Berlusconi ha puntato molto su questa iniziativa in campagna elettorale, quando sia lui che Veltroni “si rincorrevano” in qualche piccola promessa in caso di vittoria, compatibilmente con lo stato delle finanze pubbliche e dei conti dello Stato. La novità proposta dal nuovo premier, rispetto a progetti precedenti, è che, invece dell’aliquota unica al 10% da applicare a tutte le componenti variabili del salario, si potrebbe arrivare forse a un azzeramento totale delle imposte.
Cosa in concreto significhi in soldoni, lo ha spiegato il giornale economico “il Sole 24 ore”: si arriverebbe ad aumenti di circa 50-60 euro al mese ( da 580 a 700 euro l’anno).
Un esempio: un metalmeccanico, per le 250 ore annuali di straordinario previste dal contratto (quindi il limite massimo) incasserebbe 2.183 euro rispetto alle attuali 1.594, ovvero 589 euro in più rispetto alla normativa vigente.
Un impiegato dell’edilizia che guadagna 1.500 euro lordi, incasserebbe per gli straodinari 2.657 euro, contro gli attuali 1.939, cioè 718 in più.
La proposta ancora non è stata tradotta in un testo di legge, vanno infatti definiti alcuni particolari, anche importanti, come la platea degli interessati e i meccanismi per evitare che i datori di lavoro facciano passare normali aumenti di stipendio per premi aziendali o straordinari, in modo da pagare meno imposte.
Tra i sindacati, favorevole la Cisl che la vede come “una buona occasione”, più perplessa la Uil che aveva già chiesto a Prodi la detassazione di tutti gli aumenti salariali e vede nel taglio sugli straordinari una misura secondaria, rispetto alla riduzione del carico fiscale sulle tredicesime.
Favorevoli le categorie dei datori di lavoro, da sempre alla ricerca di un meccanismo che leghi gli aumenti di stipendio alla produttività . Soddisfatto anche Maurizio Sacconi che aveva presentato la proposta di legge a suo tempo, il quale ritiene che l’unico modo di incentivare gli aumenti di salario sia quello di sottrarre alla progressività le parti variabili del salario. Succede infatti che gli straodinari non vengano dichiarati o che vengano pagati in nero, perchè se fossero conteggiati farebbero scattare l’aliquota superiore. Da qui l’idea di sottrarre all’imponibile tutte le erogazioni variabili date ai dipendenti: gli straordinari, i premi aziendali e tutte le somme una tantum, anche se non fanno parte della contrattazione aziendale, come gli aumenti decisi unilaterlamente dai datori di lavori e che fecero infuriare i sindacati.
In ogni caso i calcoli sugli aumenti sono stati fatti e le cifre che ha indicato il “Sole 24 ore” sono quelle reali, aumenti tra i 50 e i 60 euro al mese, ma con il massimo di ore straordinarie lavorate, ovvero 250 ore l’anno se le ore sono inferiori scende la cifra.. Così ognuno potrà fare due conti personalizzati….
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