DIRETTIVA DEL PROCURATORE DI BUSTO ARSIZIO
IL CLANDESTINO NON PUO’ ESSERE ESPULSO IN ALTA STAGIONE: SI ASPETTINO PERIODI PIU’ CONVENIENTI PER L’IMMIGRATO…
La legge in Italia esiste? Sì, ma chissà perchè va sempre interpretata, anche nei modi più originali o confacenti ai “credi giuridici” o politici dei magistrati di turno. Ad esempio, cosa succede se un clandestino viene pescato sul suolo italiano cinque giorni dopo aver ricevuto il decreto di espulsione? A Milano o a Roma scatta l’arresto obbligatorio, secondo la legge. Eh sì, ma non ovunque, a Busto Arsizio no, qua conviene attendere altri 10 giorni per dare tempo all’irregolare di preparare le valigie con calma e di organizzare per bene il rimpatrio. La nuova interpretazione arriva dalla autorevole fonte del Procuratore della Repubblica di Busto Arsizio, Francesco Dettori, che ha deciso di regolare la materia in una articolata direttiva, inviata alle forze dell’ordine. Un documento importante, in quanto a Busto Arsizio ha sede Malpensa e non è certo un fronte secondario nella lotta agli immigrati irregolari.
Leggiamo cosa dice il Procuratore: inizia col ricordare la norma ” l’inottemperanza all’intimazione di lasciare entro 5 giorni il territorio nazionale, non supportata da un giustificato motivo, è sanzionata penalmente con l’arresto obbligatorio in flagranza e con la reclusione da 1 a 4 anni, con rito direttissimo”…perfetto, questa è la legge.
Continua il Procuratore “Comunque anche la sola indigenza economica del clandestino integra un giustificato motivo soggettivo, dovendosi ritenere che il cittadino debba ragionevolmente avere il tempo minimo necessario di pianificare la partenza, dovendo lasciare spesso situazioni familiari ormai consolidate o aspettare periodi più convenienti per i trasporti, notoriamente costosi ed affollati nei periodi vacanzieri, quali le festività o l’estate”.
Avete letto bene: l’irregolare ha diritto a rimanere in Italia in pace a luglio ed agosto, quando gli aerei sono stracarichi, le tariffe alte, i treni affollati: non vorrete che vada incontro a un viaggio disagiato? E che dire dei fine settimana, dei ponti, di Pasqua e di Natale? No…troppo caos per le strade, meglio che il clandestino resti a casa sua a celebrare il week end. Se proprio vuole andarsene, se ne parla per un 8 mesi l’anno dal lunedì al venerdì, se non gli crea disturbo, ovvio, e col suo permesso.
Il Procuratore di Busto precisa poi anche compiti e ruoli: ” Prima di procedere all’arresto, la Polizia giudiziaria dovrà procurarsi i provvedimenti amministrativi, sottoponendoli al Pm, su cui incombe il primo onere di valutazione del rispetto dei casi in cui l’autorità giudiziaria sta per operare un arresto, ciò al fine di impedire un arresto in assenza di tutti gli elementi costitutivi del reato”… In pratica ci sono casi dove si può procedere a piede libero, senza scomodare il Gip… Solitamente così l’irregolare sparisce e non se ne sa più nulla. Se invece viene arrestato bisogna guardare in che periodo siamo, le mutazioni climatiche previste, gli esodi sulle autostrade, i traffici aerei, cosa dicono le ferrovie sul “viaggiar comodi”, assicurarsi se c’è a bordo il servizio ristorante adeguato alla cucina internazionale.
Forse avrete capito perchè spesso le forze dell’ordine evitano di fare tanti pattuglioni inutili: a che serve identificare e arrestare un irregolare per ritrovarselo dopo due giorni per strada che ti ride in faccia? Ecco perchè non bastano le leggi a un Governo se poi esiste la possibilità a ciascuno di interpretarle come più gli aggrada… Meno fucilate a salve, cari Bossi e Maroni, occorre agire altrove …noi siamo per l’equiparazione degli stipendi dei magistrati a quelli delle forze dell’ordine, vedreste che esodo e che ricambio ci sarebbe, poi premi legati alla produttività giudiziaria e un Csm svincolato alla tutela corporativa. Mai vista una categoria al mondo che si giudica e si assolve quasi sempre da sola. Le uniche categorie protette che ci piacciono sono quelle animali…siamo ecologisti noi.
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