DIRETTORI DI MUSEO E NAZIONALISMO OTTUSO: VINCA IL MERITO
SE I MIGLIORI SONO STRANIERI CHE PROBLEMA C’E’?
“Strapparsi i capelli” o gridare allo scandalo perchè i Direttori dei Musei sono stati recentemente scelti tra capacissimi manager stranieri, è davvero ridicolo oltre che anacronistico e fuorviante.
Oggi come oggi (anzi, soprattutto nella coeva società ) la direzione di strutture complesse postula il possesso di specifiche competenze e capacità , sia di taglio specifico (nella specie, storico-artistiche) che “trasversali” (e, quindi, squisitamente manageriali): ignorarlo sarebbe addirittura “anti-nazionalistico”.
Il principio, infatti, è perfettamente in linea con una visione di destra moderna, audace e scevra dalle assurde tentazioni dei “ripiegamenti su sè stessa”.
Se il “Nazionalismo” è anche “l’esaltazione meritocratica” del “prodotto specificatamente Italico”, allora non bisognerà assolutamente porre l’attenzione “sul modus” o sullo “strumento” ma occorrerà “puntare” dritti sul risultato finale.
Una destra realmente meritocratica e moderna non si fossilizza sulle “sterili dinamiche del nazionalismo ottuso e demagogico” ma involge direttamente alla logica della competività ed alla “regola aurea dei migliori”.
E se “i migliori” sono stranieri, beh, “amen”: vorrà dire che dovremo porci il problema – risolvendolo – di essere “Italianamente competivi”.
Insomma, la “partita va giocata” scendendo “in campo”: il resto sono soltanto chiacchiere…
Salvatore Castello
Right BLU – La Destra Liberale
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