DOPO 38 GIORNI BLOCCATI SUL MERCANTILE DANESE CHE LI AVEVA SALVATI, CONCESSO L’APPRODO IN ITALIA PER MOTIVI SANITARI A 27 MIGRANTI
DOPO IL TRASBORDO SULLA MARE JONIO ORA POSSONO SBARCARE A POZZALLO
Sbarcano tutti, finalmente, dopo 38 giorni.
Il Viminale ha concesso “per motivi sanitari” alla nave mare Jonio l’approdo al porto di Pozzallo dove già la scorsa notte era stata fatta sbarcare d’urgenza una donna camerunense che stava male.
In serata, dopo la relazione del medico di bordo della Ong italiana, il Viminale ha acconsentito allo sbarco di tutti e 27 i migranti soccorsi il 5 agosto in zona sar maltese dalla petroliera danese Maersk e rimasti bloccati davanti La Valletta per 38 giorni vista l’indisponibilità di Malta a far scendere i migranti nonostante proprio da La Valletta fosse partita la richiesta di intervento alla Maersk.
Dopo l’evacuazione d’urgenza della donna camerunense e del marito, la Mare Jonio si è fermata fuori dalle acque territoriali nazionali a circa 15 miglia nautiche dal porto di Pozzallo dopo aver chiesto alle autorità Italiane l’assegnazione di un porto sicuro arrivata in serata.
E in condizioni di emergenza è anche la Open Arms che, alla sua prima missione dopo lo stop provocato dal coronavirus, ha preso a bordo in tre salvataggi 276 persone ora tutte ammassate sul ponte protetti dalle coperte termiche.
Anche gli spagnoli chiedono un porto sicuro: “276 persone, 276 vite, 276 storie. Dopo le violenze e gli abusi, dopo giorni abbandonati in mare, non è sul ponte di una nave che dovrebbero trascorrere queste ore, ma in un luogo sicuro, tutelati dalle nostre costituzioni democratiche”.
(da agenzie)
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