DRAGHI AL COLLE, MA NON SI SA CHI LO APPOGGERA’: A UN GOVERNO ISTITUZIONALE SERVONO I VOTI IN PARLAMENTO
CRIMI: “NON LO VOTEREMO”… CENTRODESTRA CONVOCA VERTICE MA UNA POSIZIONE COMUNE NON C’E’… PD: “DECIDEREMO IN BASE A QUELLO CHE FARANNO GLI ALTRI PARTITI” (GRANDE DIMOSTRAZIONE DI AVERE IDEE PROPRIE)
Alle 12 Mario Draghi sale al Colle, ma la carta giocata dal Quirinale dopo il nulla di fatto dell’esploratore Roberto Fico scuote la politica.
Il Movimento 5 Stelle non intende sostenere il nuovo esecutivo. “Siamo per un governo tecnico, non voteremo per Draghi”, fa sapere il capo politico Vito Crimi. Intanto, su Twitter il giorno dopo aver fatto saltare il tavolo delle trattive con la maggioranza, il leader di Italia viva Matteo Renzi su Twitter oggi scrive: “Draghi va sostenuto, è l’ora dei costruttori”.
Ma l’atteggiamento di Renzi nella crisi è stato duramente attaccato dal leader del Pd Nicola Zingaretti e oggi il il vicesegretario dem Andrea Orlando rispetto all’ipotesi di un esecutivo guidato da Draghi spiega: “In Senato pesiamo per l’11 per cento, il Pd dovrà ragionare su cosa fare anche in relazione a cosa faranno gli altri”
Se da un parte Iv si dice pronta ad appoggiare Draghi, dall’altra Leu si tira indietro. “E’ difficile sostenere l’ex presidente della Bce”, dice Nicola Fratoianni. Dal centrodestra si continua a invocare il voto e in giornata i leader di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia si riuniranno per decidere la linea comune da tenere su Draghi. Intanto, mentre la politica si interroga, la Borsa festeggia e lo spread scende a quota 107
(da agenzie)
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