È SALTATO TUTTO: CONTE POTRA’ METTERE QUESTI GIORNI NEL CURRICULUM, SAVONA TORNA AI GIARDINETTI, DI MAIO E SALVINI A SPARARE CAZZATE
IL QUIRINALE CERTIFICA IL FALLIMENTO, CONTE RIMETTE L’INCARICO
Salta tutto. Il tentativo di Giuseppe Conte è miseramente fallito.
Alle 20 in punto esce dalla porta della sala della vetrata del Quirinale il segretario generale Ugo Zampetti e rilascia alla stampa uno stringato comunicato: “Il presidente del consiglio incaricato rinuncia e rimette l’incarico esplorativo nelle mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella”. Epilogo scontato di una giornata convulsa.
Si era già capito nelle ultime ore prima della salita al quirinale di Conte.
Livido in volto Luigi Di Maio, all’uscita dal colle dove è salito per un ultimo, estremo tentativo, aveva già capito che era finita.
Nello stesso momento Matteo Salvini da Terni fa un discorso che anticipa il fallimento del tentativo di fare il governo, scaricando sul Colle la responsabilità . E, aprendo, di fatto la campagna elettorale.
È un negoziato franato ben prima della salita di Conte al Quirinale. Perchè alla casella dell’Economia non è mai stato proposto un nome alternativo a Savona. Punto.
È l’85esimo giorno di crisi, la più lunga nella storia della Repubblica. E torna l’eventualità del voto anticipato.
Savona o morte, questo il messaggio dei partiti. L’intera operazione per “forzare” e superare le perplessità del Colle o, ad essere maliziosi, per preparare l’esplosione della Santa Barbara in caso di persistenza del veto, ruota attorno a lungo e articolato comunicato che il professor Savona ha pubblicato su Scenarieconomici.it
In nessun passaggio viene esclusa l’uscita dall’euro e negato il famoso “piano B”. Anzi, il comunicato mantiene integralmente l’intera impostazione del “piano B”. Questa: per la stabilità serve la crescita, per la crescita occorre fare debito, il che porta a un piano di riforme in deficit, a costo di far volare lo spread, fino a un momento in cui si pone la questione del “piano B”, di uscita dall’euro, come scritto nel documento analizzato dall’HuffPost.
Perchè Savona non esclude il “piano B” di uscita dall’euro.
È questo il punto su cui di rottura su un nome che, ormai, è diventato sinonimo di “rischio Italia” per i mercati.
Si consuma prima del colloquio, nei contatti informali tra Quirinale e partiti.
(da agenzie)
Leave a Reply