E’ STRIKE: I FILOBUS DELLA RAGGI SONO TUTTI ROTTI, 15 SU 15
A MARZO L’INAUGURAZIONE CON FOTO RICORDO, ORA TUTTI FERMI… E LA MANUTENZIONE ATAC NON PUO’ INTERVENIRE FINO A FINE MESE
Quindici filobus in officina su quindici.
«È strike», titola oggi il Corriere della Sera Roma che racconta come i quindici mezzi inaugurati dalla Giunta Raggi il 27 marzo scorso siano tutti in officina per guasti e problemi e attualmente inservibili in attesa della manutenzione.
E ora sono parcheggiati nello stabilimento di Tor Pagnotta in attesa che la ditta fornitrice, la Breda Menarini, pensi alla manutenzione.
Erika Dellapasqua racconta che i quindici mezzi sono fermi quindi «inutilizzabili, ufficialmente accompagnati dalla dicitura «fs», ovvero fuori servizio, parcheggiati nello stabilimento di Tor Pagnotta nell’attesa che la ditta fornitrice, la Breda Menarini, si faccia carico del capitolo manutenzioni».
Perchè, come si spiegava alla fine del marzo scorso, in fase di collaudo avevano presentato problemi di affidabilità dovuta all’utilizzo prevalente a gasolio nelle tratte che ATAC ha scelto di far percorrere. Ma i problemi non riguardano soltanto il gasolio:
L’ultima tabellina sulla «situazione del parco filobus del 15 aprile», vidimata da Atac, come anticipato racconta di quindici vetture «fs», fuori servizio. Nell’ultima colonnina di destra sono annotate le cause: guasto avviamento, errore isolamento, avaria inverter ausiliario, errore isolamento trolley, aste e varie, basso isolamento, errore generico inverter, lascia la marcia.
Queste e altre criticità che, vogliono sempre ribadirlo gli operai delle officine, sono di competenza non di Atac bensì della Breda Menarini, garante e fornitrice del parco mezzi, che però deve ancora farsi ufficialmente carico della manutenzione.
E c’è un altro guaio da spiegare: gli operai della municipalizzata, da contratto, indipendentemente dalla gravità del guasto, non possono metterci le mani perchè la manutenzione è ancora appannaggio della Breda Menarini fino alla fine di aprile:
Nel frattempo gli interventi più urgenti, sono affidati (dalla Breda Menarini e non da Atac) alla Drive Line di Carlo Amati, impresa di Nettuno già finita nell’ultima inchiesta sugli appalti per le riparazioni dei bus Cotral.
Interventi insufficienti, per i tecnici di Tor Pagnotta, che infatti ieri valutavano la possibilità di inserire sulle linee servite dai filobus (la 60 e la 90 a Montesacro) anche la 4252, una vettura a metano perchè, con così pochi filobus a disposizione, si rischiava di non riuscire a coprire l’intero turno di Pasquetta.
Ricordiamo le parole della sindaca a fine marzo: «Oggi — annunciò-denunciò Virginia Raggi — mettiamo finalmente in strada i primi 15 dei 45 mezzi diventati simbolo del malaffare tanto da finire anche al centro di un’inchiesta per tangenti poi confluita in quella di Mafia Capitale».
E non si può non scorgere un qualcosa di metaforico in tutto ciò: prima vennero i ladri, che tanto danno fecero a Roma.
Poi arrivarono gli incapaci, e la situazione non poteva migliorare
E non può non tornare in mente oggi che Enrico Stefà no a marzo su Facebook se la prendeva proprio con il Corriere della Sera Roma, “reo” a suo dire di essere in contraddizione perchè prima si lamentava dei 45 filobus fermi e oggi si lamenta “perchè camminano”.
In realtà , come gli facevano notare nei commenti, «Enrico sei abbastanza intelligente da capire che si grida allo scandalo perchè sono fermi, e si grida allo scandalo perchè oggi camminano a benzina . E sono filobus, cioè elettrici. Tanto è che di 15, 4 si sono già guastati».
Ovviamente nessuna parola è finora venuta dal consigliere e presidente di commissione tanto attento ad ATAC riguardo i filobus fermi.
Il Corriere della Sera ricorda anche che gli interventi più urgenti, sono affidati «(dalla Breda Menarini e non da Atac) alla Drive Line di Carlo Amati, impresa di Nettuno già finita nell’ultima inchiesta sugli appalti per le riparazioni dei bus Cotral.
Interventi insufficienti, per i tecnici di Tor Pagnotta, che infatti ieri valutavano la possibilità di inserire sulle linee servite dai filobus (la 60 e la 90 a Montesacro) anche la 4252, una vettura a metano perchè, con così pochi filobus a disposizione, si rischiava di non riuscire a coprire l’intero turno di Pasquetta».
In più le vetture che si sono rotte rimarranno ferme in deposito a Tor Pagnotta e non è chiaro se l’azienda potrà riutilizzarle, anche perchè non dispone di tecnici specializzati per la riparazione di filobus di ultima generazione.
E non finisce qui. Perchè a parte i guasti i nuovi filobus vengono definiti dalla FILT-CGIL «Insicuri e fonte di altri sprechi aziendali, a partire dagli straordinari per gli autisti». I sindacati puntano il dito sugli specchietti retrovisori con angoli “ciechi” sulla pedana centrale azionabile solo a mano da parte dell’autista, sullo stantuffo di apertura delle porte troppo sporgente.
La Cgil parla poi di privilegi e straordinari: per questo evento, «in via del tutto eccezionale e non ripetibile al fine di minimizzare il disagio derivante da un impiego presso una rimessa fuori dalla propria residenza convenzionale, l’azienda si impegna ad istituire riservate al personale (navette, ndr) per il trasferimento da Montesacro a Tor Pagnotta e ritorno in tutte le giornate lavorative» con una indennità di tre ore di straordinario.
(da “NextQuotidiano”)
Leave a Reply