EDITORIALE
EMERGENZA POVERTA’ : AVANZA L’USURA E CRESCONO GLI ANZIANI LADRI PER FAME
Ci sono ormai emergenze nel nostro Paese che sfuggono a molti media, interessati più ad articoli o servizi di costume sul look della Carfagna, sulle vacanze a Lampedusa di Fini o sulle misure antirom dei sindaci. Passano così spesso in secondo piano le disfunzioni degli ospedali, la crisi educativa di troppi giovani, la mancanza di aiuti per le giovani coppie che non riescono ad affrontare la rata del mutuo, le pensioni che hanno perso in pochi anni il 50% del potere di acquisto. E, parallelamente, si fa finta di non guardare ciò che accade nella nostra società , rischiando di dare solo risposte parziali a fenomeni complessi. Siamo di fronte a segnali gravi, cui il Governo appena nato dovrà dare soluzioni concrete.
In questi giorni, leggendo cronache locali liguri (ma il discorso è comune a tutta Italia) abbiamo letto l’ennesima notizia di una coppia di anziani a Imperia che ha rubato per fame, in un centro commerciale, salumi e formaggi. Un fenomeno in crescita paurosa, quasi sempre persone incensurate che non hanno mai avuto a che fare con la legge. Dichiara il direttore di una famosa catena: ” Noi evitiamo di denunciarli, se si tratta della prima volta, ormai i casi sono tanti, pensate che spesso sparisce il Kukident, l’adesivo per le dentiere”. Viene in mente che i politici, nei programmi elettorali, volevano tutti ” garantire una dentiera agli Italiani”…mentre loro ne parlano, c’e’ chi non riesce neanche a pagare l’adesivo… Che distacco tra Paese reale e legale. Un’altra considerazione: i supermercati Coop, quelli con “finalità sociale” per capirci, sono inflessibili nelle denunce, in un caso di sottrazione di merce per 40 euro hanno chiesto 1.000 euro di danni a una pensionata che aveva fame. Che solidarietà “sinistra”… Ci sono poi coloro che, di fronte a una spesa imprevista, cercano un prestito. Il sistema bancario italiano è tale che se chiedi 10 deve dare in garanzia almeno 50, altrimenti esci dalla porta girevole con un calcio nel sedere: si concedono prestiti solo a chi ha soldi. Per molte persone, diventa una necessità rivolgersi ai “prestasoldi”, magari presentati da un amico: si illudono di riuscire a pagare e si finisce incastrati da organizzazioni malavitose che chiedono interessi mensili dal 5 al 20%, ovvero annui dal 60 al 240% e non ne escono più . Dati alla mano, nel 2007 le richieste di aiuto e i casi denunciati sono aumentati a Genova del 31%, rispetto all’anno precedente e riguardano commercianti, piccoli artigiani, famiglie. Sottolinea mons. Granara, responsabile del Fondo antiusura a Genova, che ” da una parte abbiamo un invito generalizzato al consumo e dall’altra si riduce in modo impressionante il potere di acquisto degli stipendi. Il nostro Fondo segue 750 famiglie: su 100 denunce alla Procura, solo in 4 casi si arriva a una condanna e poi dicono di fare denuncia alle forze dell’ordine…Gli usurai applicano tassi impossibili e cercano di “tenere in vita” la vittima per portargli lentamente via tutto Ormai gli strozzini li trovate vicino agli ospedali, ai mercati rionali, alle sale Bingo”. Questa è una reale emergenza: cresce la povertà , cresce l’impresa- usura. A Genova operano 35 volontari che seguono 730 famiglie e si è cosituito un pool di 40 avvocati che ricevono gratuitamente le persone segnalate dai centri di ascolto della Caritas. Prima riflessione. Se il volontariato fa ed opera, perchè assente deve essere sempre lo Stato? Seconda riflessione: che ruolo deve avere una banca con annesse Fondazioni senza finalità di lucro? Terza riflessione : quelle Coop che prevedono nel proprio statuto una “finalità sociale”, grazie alla quale pagano meno tasse, perchè non vendono molti prodotti essenziali per sopravvivere a “prezzo di costo” ? Non lucrano già abbastanza? Perchè lo Stato non applica anche a loro la tassazione normale e destina la differenza a un Fondo di solidarietà serio, che possa aiutare i più deboli ? Perchè sempre favori a lobbies bancarie e sindacali, perchè mai una riduzione dei costi della politica e delle auto blu, perchè nei “media” servizi sui “Saloni del lusso e della bellezza” e quasi mai “sulle periferie del Brutto e della Monnezza” ? Perchè si sprecano articoli su vandali e bulli sfigati, veline, “grandi fratelli beoti” e “sorelle rifatte” e non si fanno servizi su tanti ragazzi seri che si alzano alle 4 e vanno a lavorare ai mercati generali per aiutare la famiglia ? Ma lo sanno i nostri politici che esiste un’altra Italia, di gente onesta, con dei valori, col senso della famiglia e della dignità ? Vogliamo rappresentarla ogni tanto ? Vogliamo predisporre aiuti e misure per questi Italiani ? O dobbiamo sempre avere come punti di riferimento 15enni che si fanno di coca e alcoolici in discoteca fino all’alba e poi si schiantano al ritorno contro l’auto di un povero cristo che stava andando a lavorare per mantenere una famiglia? Chi governa una nazione pensi che ci sono emergenze vere che milioni di italiani vivono sulla propria pelle: lo Stato deve ritornare a incidere, a “essere in prima linea”, a non “essere latitante”. Su questo si gioca il futuro del nostro Paese: una riforma istituzionale non dà da mangiare a chi ha fame di cibo e di valori.
Leave a Reply