ELEZIONI AMMINISTRATIVE: A OLBIA TUTTI CONTRO BERLUSCONI
ALLENZA DA FLI A VENDOLA IN NOME DEL RITORNO ALLA LEGALITA’… PARTE DALLA SARDEGNA UN LABORATORIO CHE SPERIMENTA UN NUOVO PROGETTO… TRA I DUE SCHIERAMENTI E’ TESTA A TESTA
Le prossime amministrative di Olbia, in Sardegna, diventano un laboratorio politico dove sperimentare il progetto della “grosse koalition” antiberlusconiana in vista, forse, di una sua esportazione in ambito nazionale. Un confronto elettorale che si prospetta assai duro fra il sindaco uscente, Gianni Giovannelli (ex Pdl), e il suo vecchio compagno di partito il deputato Settimo Nizzi, primo cittadino olbiese dal 1997 al 2007 e uomo di fiducia del premier Silvio Berlusconi, nonchè suo medico personale sull’isola.
Lacoalizione in salsa gallurese va dai “badogliani” della lista civica di Giovannelli agli ex comunisti di Vendola.
Nel mezzo ci sono la lista del Polo per l’Italia (composta da Fli, Api e elementi dell’Udc), il Pd, l’Idv, l’Upc di Antonio Satta (ex vice segretario nazionale dell’Udeur) e altre aggregazioni minori.
Alcuni dei candidati inoltre vengono dalla cosiddetta società civile legata al mondo dell’ambientalismo e al popolo viola.
“Una battaglia di legalità , per il riscatto di una città ferita e umiliata da una politica che manda avanti una campagna elettorale con false promesse su posti di lavoro o, ancor peggio, con buste della spesa consegnate in cambio del voto”.
Lo dicono a chiare lettere i militanti della Coalizione civica di Giovannelli, che candida come consiglieri due pesi massimi della politica locale: il senatore Gianpiero Scanu, capogruppo del Pd in commissione Difesa e già sindaco di Olbia per due legislature negli anni novanta, e l’eurodeputato Giommaria Uggias dell’Italia dei valori, unico rappresentante sardo nell’assemblea di Bruxelles e anch’egli ex primo cittadino del centro gallurese.
Uno schieramento di forze imponente per contrastare un avversario molto temuto e radicato sul territorio che ha dalla sua il Pdl, i Riformatori sardi, il Partito sardo d’Azione e parte dell’Udc, oltre alla Destra e ad altre liste minori. Nizzi potrà inoltre contare anche sull’aiuto diretto del presidente del Consiglio che, come già accaduto in passato, è atteso in città per dar man forte al suo candidato.
Uno scontro all’ultimo voto che può far cadere uno dei feudi sardi del centrodestra.
Il carattere nazionale della competizione elettorale non è dato solo dalla novità della coalizione antipremier, ma anche dal fatto che perdere Olbia significherebbe per Berlusconi (nominato proprio dall’allora sindaco Nizzi cittadino onorario nel 1997) prendere una sonora batosta in casa, a un tiro di schioppo dalla sua residenza estiva di Villa Certosa.
L’idea della grosse koalition ha tuttavia creato non pochi mal di pancia all’interno dell’ala più radicale del centro sinistra.
Rossomori, Comunisti italiani e Federazione della sinistra infatti sosterranno l’ex dirigente del Pd, Cristina Dessole, con la lista civica “Uniti e Liberi”.
Frattura più pesante quella che ha colpito l’Udc.
In Regione e provincia il partito di Casini è alleato del Pdl, per le comunali di Olbia invece, dopo che la segreteria regionale aveva dato libertà di apparentamento sul territorio, si è creato uno spezzatino: il simbolo sta fra le fila del centrodestra, mentre buona parte dei suoi dirigenti di punta sostengono Giovannelli.
Il sindaco uscente vinse nel 2007, contro il centrosinistra, con quasi il 67% delle preferenze.
Malgrado ciò, nei quattro anni di amministrazione, la pur ampia maggioranza ha più volte tirato il freno a mano, mettendo in luce un’aspra lotta intestina tutta interna al Pdl.
Gli argini si sono rotti definitivamente lo scorso febbraio quando il partito di Berlusconi ha fatto saltare la coalizione.
“Siamo in piena emergenza democratica – ha spiegato Giovannelli – con consiglieri comunali non liberi di agire, sempre tenuti sotto scacco e politicamente ricattati dagli alti dirigenti del Pdl locale”.
Il candidato del centrodestra non vuole incontrare in un pubblico dibattito il suo avversario.
“Con un signorotto con la pipa che ha tradito il partito, le amicizie e l’elettorato non ci può essere confronto – ha detto Nizzi – da un giorno all’altro Giovannelli è passato dall’essere ex missino, che andava in giro con catene e pugni di ferro, ad allearsi con la sinistra”.
Accuse rispedite in modo netto al mittente. “Ho fatto politica dai 15 anni ai 20, poi ho abbandonato per dedicarmi al volontariato, sempre seguendo la mia professione da imprenditore – ha spiegato Giovannelli – mi piacerebbe parlare di come amministrare la città , magari in un faccia a faccia con il mio avversario che invece parla di cose vecchie di anni, lui che da ragazzo militava in Lotta Continua”.
L’ex sindaco si chiede poi: “Se sono una persona così negativa, perchè Nizzi mi ha sempre voluto al proprio fianco tanto da designarmi come suo successore nel 2007?”.
All’ombra dello scontro elettorale fermenta da mesi un malessere sociale preoccupante.
La disoccupazione, in una realtà considerata locomotiva dello sviluppo sardo, ha superato i limiti di guardia con molte famiglie aiutate dalle organizzazioni religiose.
La valanga della crisi ha investito anche il colosso aereo Meridiana, fiore all’occhiello dell’economia della città , con centinaia di posti di lavoro messi a rischio.
C’è inoltre il settore turistico che dopo il collasso della compagnia Tirrenia ha visto salire vertiginosamente i prezzi dei biglietti navali, facendo ricredere numerosi turisti sul passare o meno le vacanze in Sardegna.
Al palo rimane poi il rilancio della zona industriale e le ripetute promesse della costruzione della quattro corsie Olbia-Sassari, dove la lista delle vittime degli incidenti si allunga ogni mese che passa.
Non ultimo c’è da sanare lo smacco del G8 della Maddalena, scippato da Berlusconi poche settimane prima del suo avvio per portarlo fra le tendopoli aquilane.
I sondaggi danno Giovannelli e Nizzi sul testa a testa e l’aria tesa che, in questi giorni si respira a Olbia, lo conferma pienamente.
Pietro Calvisi
(da “La Repubblica“)
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