ENNIO MORRICONE VINCE L’OSCAR A 87 ANNI, L’ECCELLENZA ITALIANA SUL PODIO
IL RICONOSCIMENTO PER LA COLONNA SONORA DI THE HATEFUL EIGHT… LA DEDICA ALLA MOGLIE E LA STANDING OVATION DEL PUBBLICO DI LOS ANGELES
Ennio Morricone ce l’ha fatta.
Dopo ben cinque nomination e un Oscar alla carriera, il grande compositore ottantasettenne è riuscito a conquistare finalmente l’ambita statuetta per la colonna sonora del film The Hateful Eight, il western di Quentin Tarantino, impreziosito proprio dalla sua musica, pilastro fondamentale del film sin dalle prime inquadrature tra la neve.
“Buona sera signori, buona sera”, sono state le prime parole con cui il maestro romano, visibilmente emozionato, ha salutato il pubblico del Dolby Theatre di Los Angeles, che gli ha riservato un sentito applauso ed una lunga standing ovation.
“Ringrazio l’Academy per questo prestigioso riconoscimento – ha detto Morricone, tradotto in inglese da suo figlio Giovanni che lo ha accompagnato sul palco – il mio pensiero va agli altri premiati, in particolare allo stimato John Williams (autore della colonna sonora di Star Wars, alla sua 50esima nomination, ndr). Non c’è musica importante senza un grande film che la ispiri”, ha aggiunto con quell’eleganza tipica di un signore d’altri tempi, per poi ringraziare Quentin Tarantino per averlo scelto, Harvey Weinstein e tutto il team del film, fino al saluto per lui più importante: quello alla moglie Maria, con cui è sposato da sessantasette anni, alla quale ha dedicato la musica e la vittoria.
Morricone, che qualche giorno fa ha ricevuto la stella rosa con il nome dorato sulla Walk of Fame, a Hollywood, aveva già provato a vincere l’Oscar nel 1979 con I giorni del cielo.
Nel 1987 fu la volta di Mission, poi nel 1988 con Gli intoccabili, nel 1992 con Bugsy e poi, nel 2001, con Malena, ma la statuetta tanto ambita non arrivò mai, se non quella alla carriera, consegnatagli nel 2007 da Clint Eastwood.
Dopo aver scritto le musiche di più di cinquecento tra film e serie tv, oltre a quelle di canzoni indimenticabili (tra le tante, Se telefonando di Mina), e dopo tanti premi e riconoscimenti, l’Oscar per una sua colonna sonora era quello che gli mancava e la scorsa notte ha coronato il suo sogno.
Grazie a lui, l’Italia è tornata a far parlare di sè nel mondo, dopo il grande successo ottenuto, all’ultima Berlinale, da Francesco Rosi, vincitore dell’Orso d’Oro con il suo Fuocoammare. Pochi minuti dopo la premiazione, i social network sono impazziti con i complimenti e frasi molto affettuose al maestro.
Su tutti, il Tweet del premier Matteo Renzi – “Grandissimo Maestro, finalmente!” – completato dall’hashtag #orgoglio.
(da agenzie)
Leave a Reply