FECCIA CONTINUA: TORNA IL RAZZISMO NEGLI STADI, MAI IL CORAGGIO DI DICHIARARE CHIUSA LA PARTITA E IDENTIFICARE I RESPONSABILI
IN SERIE B LA PARTITA TRA REGGIANA E BARI È STATA SOSPESA PER 7 MINUTI A CAUSA DEGLI INSULTI RAZZISTI AL BARESE MEHDI DORVAL… CORI SESSISTI CONTRO LA GUARDALINEE FRANCESCA DI MONTE… A BRESCIA, IL NIGERIANO DELLA SAMPDORIA, EBENEZER AKINSANMIRO, È STATO BERSAGLIATO CON INSULTI RAZZISTI
Il razzismo è tornato protagonista in serie B, tra Reggio Emilia e Brescia, vittime il barese Dorval e il doriano Akinsanmiro. Reggiana-Bari è stata sospesa per 7’, sul finire del primo tempo, per gli insulti razzisti al barese Mehdi Dorval, francese di madre algerina e padre di Reunion, che s’è poi sfogato sui social: «Purtroppo esistono ancora delle persone stupide. Questo sport è troppo bello per essere rovinato da queste persone. Vergognatevi».
A Reggio dagli spalti è piovuto di tutto, pare anche una scarpa: «C’era tanta confusione », ha testimoniato Longo, allenatore del Bari. «A un certo punto è sembrato di sentire anche cori sessisti contro l’assistente», ovvero la guardalinee Francesca Di Monte.
«Le cose che ho visto oggi le ho viste pochissime altre volte, gente di 50-60 anni venuta allo stadio per sfogarsi», ha raccontato Benali, centrocampista libico anche lui del Bari. Per il vicepresidente della Reggiana, Cattani, «Reggio non è una citta razzista». Secondo lui c’è stato solamente «qualche insulto all’arbitro. E ce l’avevano soprattutto con un giocatore che doveva essere ammonito per simulazione».
A Brescia è andata anche peggio, perché Ebenezer Akinsanmiro, nigeriano di vent’anni, s’è sfogato dopo il gol del compagno Coda andando a mimare un gorilla di fronte la curva del Brescia, dalla quale gli erano piovuti addosso dei buu poco prima: lo speaker aveva dovuto leggere l’annuncio di prammatica sul divieto di cori razzisti e le conseguenze che comportano. L’arbitro Massa, da regolamento, ha ammonito Akinsanmiro.
L’allenatore Semplici ha saggiamente deciso di sostituirlo: al suo posto è entrato Vieira, Akinsanmiro è uscito applaudendo ironicamente il pubblico ma in quei minuti ha dominato il caos, con altri tre giocatori e i due tecnici ammoniti. Quello del Brescia, Bisoli, l’ha chiusa nel modo peggiore: «Akinsanmiro? Non si può provocare così il pubblico».
Il nostro commento
Ribadiamo il nostro punto di vista: in caso di cori razzisti, dopo un solo avvertimento, la partita va dichiarata conclusa e tutti a casa, salvo gli spettatori della curva da cui sono giunti gli insulti. Cancelli chiusi e identificazione uno per uno di tutti i presnti anche se la cosa dovesse durare tutta la notte. Sulla base delle prove video i sospetti trasferiti in carcere per un processo per direttissima, con relativa diffusione delle generalità dei condannati in modo che vicini di casa, parenti e colleghi di lavoro possano sapere con chi hanno a che fare. Nessuna concessione dei domiciliari, pena scontata in carcere.
(da agenzie)
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