FICO-DI MAIO SCARICANO LE COLPE SULLA CAPUOZZO: “MAI SAPUTO DI UN RICATTO”
ARRIVA L’ORDINE DI CASALEGGIO: “SCARICARE TUTTO SUL SINDACO”
“Io e Luigi non abbiamo mai saputo di un ricatto e di uno scambio per ottenere qualcosa. Se lo avessimo saputo avremmo optato per una denuncia”.
A mezzogiorno, Roberto Fico, Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista rompono il silenzio e si presentano su Facebook con un video.
I loro nomi nelle intercettazioni su Quarto fanno più notizia dell’espulsione. E l’impatto dei giornali, con quei titoli “i vertici sapevano”, è devastante.
Ce ne è abbastanza per dire qualcosa, prima delle passerelle mediatiche preparate per i talk show di questa sera.
L’ordine della Casaleggio associati è scaricare tutto sulla Capuozzo, minacciare querele a raffica, dare l’idea di una controffensiva per coprire l’imbarazzo di questi giorni vissuti come i più neri del Movimento che ha sempre fatto dell’onestà il suo tratto distintivo.
“Rispetto alle falsità pubblicate dal Corriere della Sera sull’sms che avrei mandato al sindaco – spiega Fico -, lei in un messaggio su whatsapp mi chiede conto dell’espulsione di De Robbio e di andare a Quarto: io le rispondo di andare avanti e stare tranquilli”.
Anche Di Maio richiama uno stralcio di intercettazione che gli viene oggi attribuita, riguardo al fatto di essere a conoscenza di quel che accadeva a Quarto, ma il messaggio “si riferiva al capogruppo Nicolais. Ero stato messo a conoscenza del fatto che Nicolais intendeva cambiare il regolamento del consiglio comunale per aumentare i gettoni di presenza dei consiglieri, ma come ben sapete noi ci tagliamo gli stipendi e siamo fermamente contrari”.
Nell’intercettazione in questione, Capuozzo durante una conversazione del 24 novembre scorso con la consigliera Concetta D’Aprile, si sfoga dicendo: “Ho già avvertito Luigi Di Maio anche per l’eventuale espulsione. E poi gli ho detto che qualche sera ci dobbiamo vedere perchè qualsiasi cosa veramente loro ci devono commissariare”.
In conclusione Di Battista annuncia la partenza di “una bella controffensiva: al Pd diciamo di iniziare a far dimettere tutti gli indagati. Lanceremo in tutti i Comuni coinvolti un’iniziativa affinchè tutti gli esponenti Pd coinvolti in inchieste si dimettano. D’altronde alzano la voce per nascondere le schifezze, come lo scandalo delle banche o il decreto Ilva”.
(da “Huffingtonpost”)
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