FICO PICCONA LA RAGGI: “COSA GRAVISSIMA”
IL MOVIMENTO ORA CERCA DI PRENDERE LE DISTANZE… ORFINI: “AVETE RICICLATO IL PEGGIO”
Fioccano le reazioni dopo l’arresto di Raffaele Marra, capo del personale del comune di Roma e fedelissimo del sindaco della capitale, Virginia Raggi.
Il Pd va all’attacco, mentre gli esponenti del MoVimento 5 stelle cercano di prendere le distanze dalla questione.
Parla di “cosa gravissima” Roberto Fico, parlamentare a 5 stelle e presidente della commissione di Vigilanza Rai: “Adesso ci riuniamo tutti quanti e tireremo fuori una linea senza problemi, è giusto che la magistratura faccia il suo corso. Non c’è ombra di dubbio che è una cosa grave, gravissima”.
Anche il senatore grillino Nicola Morra è duro: “Fermo restando che occorrerà verificare” quanto ha portato all’arresto del braccio destro del sindaco di Roma Raggi, “si parte dal presupposto che se vuoi essere severo con gli altri devi essere inflessibile con te stesso. Questo vale per il M5s”.
Morra aggiunge: “Noi siamo nati per ripristinare le regole, ora verificheremo, ma se emergeranno quadri politicamente o moralmente scorretti, non potremo difendere certe posizioni”.
Piuttosto netto è il capogruppo dei 5 stelle in Campidoglio: “Aspettiamo il lavoro della magistratura – spiega -. Il problema non c’è, Marra non è un politico, è un esponente tecnico, lo sostituiremo come è giusto che sia”.
Non fa sconti sulla vicenda il Pd. Il primo a commentare è il presidente del partito, Matteo Orfini, che scrive su Facebook: “Prima le tardive dimissioni della Muraro, poi le perquisizioni in Campidoglio, oggi l’arresto di Marra: quando dissi che stavano riciclando il peggio, quando raccontai i legami pericolosi di questa gente, Grillo, Di Battista e Di Maio mi insultarono. Oggi non chiederanno scusa. Perchè sono politicamente corresponsabili”.
Il senatore Stefano Esposito si rivolge direttamente a Beppe Grillo attraverso un tweet: “Arrestato Raffaele Marra strettissimo collaborare di Virginia Raggi e da lei sempre difeso e tutelato. Beppe Grillo ora cosa ci dici?”.
(da “Huffingtonpost”)
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