FINI NE AZZECCA UNA: GIULIA BONGIORNO DIVENTA PORTAVOCE DEL PARTITO
CHE ABBIA FATTO TESORO DEI NOSTRI CONSIGLI? … DA MESI AVEVAMO SUGGERITO DI AZZERARE LE CARICHE INTERNE E DARE SPAZIO A UNA DONNA QUALIFICATA E CREDIBILE COME GIULIA
Giulia Bongiorno, presidente della commissione Giustizia della Camera, e’ il portavoce di Futuro e Liberta’ per l’Italia.
Nell’annunciarlo il leader Gianfranco Fini ha anche detto, all’assemblea dei Mille di Arezzo, che tale appuntamento non si chiude nella citta’ toscana ma continuera’ a livello regionale allo scopo di fornire proposte per un programma per la lista per l’Italia che si richiama all’esperienza del governo Monti.
Del comitato nazionale, chiamato a coordinare questo processo, fanno parte, oltre alla stessa Bongiorno, Salvatore Carrubba, presidente dell’Accademia di Ivrea ed ex direttore de Il Sole 24 Ore, Pier Luigi Piccini, ex sindaco di Siena gia’ presidente del Monte Paschi.
Il commento del ns. direttore
Molti mesi fa, di fronte allo stato comatoso di Fli e al “caos organizzato” in cui versava la struttura organizzativa di Futuro e Libertà , avevamo scritto su questo sito (verificate pure in archivio) che Fini avrebbe dovuto azzerare tutte le cariche e nominare segretaria e portavoce del partito Giulia Bongiorno, l’unica in grado di segnare uno stacco con il passato.
Una donna professionalmente qualificata, impegnata nella battaglia sui diritti civili, tenace difensore della legalità .
Una personalità forte che, in veste di presidente della commissione Giustizia della Camera ha saputo tenere testa alle pressioni ghedianiane sulle leggi ad personam e stimata anche dagli avversari.
Una donna che ha faticato a farsi strada nella società civile e che rappresenta, per molte altre, anche di orientamento politico diverso, un modello da seguire.
Finalmente una destra del merito e della competenza contro il ciarpame di olgettine e sfilate di “costumate” in carriera che tengono la contabilità delle inquiline.
Di fronte alla nostra proposta, ricordo che ci fu, sulle pagine fb di area Fli, un vasto consenso di base.
Forse qualcuno fece tesoro della ns. provocazione e, se pur tardivamente, la proposta ora diventa realtà .
Non ci interessa la primogenitura, lasciamo ad altri metterci il cappello: noi apparteniamo a quella categoria cui si può dare dei “coglioni” perchè non vogliono che nelle sedi di Fli entrino attenzionati della Dia, ma che forse vedono più lontano di tanti altri attaccati a poltrone e medagliette e disposti a quotidiani compromessi.
Non cerchiamo riconoscimenti alla memoria.
Ma proprio perchè dispensiamo consigli disinteressati anche a chi non lo merita, suggeriamo che nel comitato nazionale, se proprio vogliono mettere un esponente di Confindustria come Carrubba e un ex Pd e Monte dei Paschi come Piccini, magari sarebbe bello inserissero anche un operaio di Termini Imerese e un rappresentante dei precari,
Sarebbe un bel segnale della “trasversalità ” del progetto: perchè l’Italia non si salva solo con i professori e i finanzieri, ma con il sudore e il sangue del popolo dei lavoratori e di quelli che il lavoro non l’hanno più.
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