FINISCE IN TRAGEDIA LA CORSA AL CENTRO: CASINI TAMPONA FINI CHE INVESTE MONTI
MIRACOLOSAMENTE ILLESO MONTEZEMOLO: ERA ANDATO A COMPRARE 50 CRAVATTE PER MOSTRARSI PIU’ CENTRISTA… RUTELLI PENSA ALLA SCISSIONE: IL SUO PANCREAS RESTERA’ NEL PD…SPAVENTOSA NOTA SPESE DI FINI: DA SALO’ AL CENTRO C’E’ ANDATO IN TAXI
“In un’immaginaria linea retta che va da A a B, lunga anche migliaia di chilometri, il centro rappresenta un solo punto equidistante dagli estremi”.
Fa eccezione, come rileva la prestigiosa rivista Science, il centro della politica italiana, che comprende alcune decine di migliaia di esponenti politici.
Una costatazione che ha aperto un poderoso dibattito scientifico nella comunità internazionale, con tanto di sanguinose polemiche tra studiosi, guru della geometria, e studiosi di fama mondiale.
“Ribadisco che il centro può essere uno solo — dice Peter Nowmitz, decano dei docenti di geometria ad Harvard — quindi è semplice: uno tra Casini, Fini, Montezemolo mente”.
Vero, rispondono da Oxford, ma essere al centro di uno schieramento non ha valenze qualitative: si può essere al centro anche con un frullato di banana al posto del cervello”.
“E questo — scrive la prestigiosa pubblicazione Politics Analysys — include anche Francesco Rutelli”.
Altra cosa, puntualizzano i ricercatori della Shanghai University è dichiarare di essere al centro, ma essere pronti a spostarsi dove più conviene.
E’ il caso di Corrado Passera, come si legge in un lungo studio dell’istituto di studi matematici di Bogotà , significativamente intitolato “Centristas y paraculos, el caso italiano”.
In ogni modo, la teoria di un centro variabile con molti punti che si spostano al centro, anche urtandosi e rompendosi i coglioni a vicenda è appassionante. Fini, per esempio, spostandosi da destra al centro, ha urtato Casini, che ha travolto Montezemolo, spostando l’asse del centrismo verso la componente cattolica del Pd, che a sua volta è franata su Giovanardi che stava dormendo in Transatlantico.
Risultato: due contusi.
Verso il centro, ma da sinistra, si muove invece Matteo Renzi, che tenta di coprire tutta la linea: a sinistra a parole, a destra per proposta politica e al centro come ex boy-scout.
Secondo molti analisti, invece, il centro del centro sarebbe un ipotetico Monti-bis sostenuto dai vari centristi più o meno perfettamente centrati, il cui motto sarebbe “se stiamo molto al centro prima che ci prendano a legnate passerà del tempo”.
Alessandro Robecchi
(da “Il Misfatto“)
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