FORZA ITALIA, VOGLIONO FAR FUORI LA ROSSI PER PRENDERSI IL PARTITO
CON SILVIO IN TERAPIA INTENSIVA I NOTABILI PENSANO A STRAPPARLE IL POTERE DI FIRMA SUL SIMBOLO CHE PERMETTE DI PRESENTARE LE LISTE… IN REALTA’ LA ROSSI HA SEMPRE FATTO QUELLO CHE BERLUSCONI LE DICEVA DI FARE
Lasciato il San Raffaele è tornata a Milano, per qualche ora di sonno.
All’amica che l’ha portata a mangiare, per distrarsi un po’, Maria Rosaria Rossi è apparsa amareggiata, provata.
Per la salute di Silvio Berlusconi, ma anche perchè è additata come la principale responsabile del tour elettorale che lo ha fiaccato e del declino politico: “Guarda quanti giornalisti mi chiamano — si è sfogata — ma io non voglio parlare. Sono due anni che non gestisco l’agenda di Berlusconi”.
È appena terminato l’ufficio di presidenza in cui è stata messa nel mirino da Paolo Romani e Altero Matteoli, che hanno minacciato di non votare il bilancio, il che avrebbe rappresentato la chiusura di Forza Italia visto che la scadenza fiscale era prevista per oggi.
Attorno alla “badante”, custode di molti segreti di corte, per anni principale collaboratrice del Capo è iniziata la grande manovra, si consuma con Silvio Berlusconi ancora in terapia intensiva.
Un parlamentare azzurro, uscito dall’ufficio di presidenza qualcuno evoca l’immagine di Kostantin ÄŒernenko, all’epoca segretario generale del Pcus: “Quando era attaccato al respiratore il Politburo preparava la successione: vogliono far fuori la Rossi per prendersi Forza Italia”.
Perchè la potente “tesoriera” ha un potere cruciale, il vero snodo del “dopo”.
Che non è l’agenda, gestita interamente da altri collaboratori, Alessia Ardesi e la portavoce Deborah Bergamini, artefice del comizio a Ostia e dei ritmi di questa campagna elettorale.
Il potere è la firma sul simbolo di Forza Italia, di cui la Rossi è il rappresentante legale: “Guarda — ha detto Maria Rosaria Rossi all’amica — io sono molto tranquilla. Il mio mandato è nelle mani di Berlusconi, non dell’ufficio di presidenza. È lui che me lo ha dato in modo fiduciario, mica si è votato. E nelle sue mani, se vorrà , lo rimetterò, con la lealtà di sempre”.
Il simbolo è l’oggetto della feroce tensione all’interno del Politburo. Perchè ormai è acclarato che la famiglia ha fatto del “basta politica” un imperativo categorico, riconosciuto da tutti.
E che, al massimo, “Berlusconi avrà un ruolo onorario e non operativo” spiega una fonte aziendale di alto livello.
Simbolo significa chi farà le liste e i capolista, chi resterà capogruppo, insomma — in assenza di un erede nominato dal Cavaliere o dalla famiglia – chi comanderà e gestirà le spoglie di Forza Italia.
Da giorni il capogruppo al Senato Paolo Romani interpreta il suo ruolo come quello di un numero due, per anzianità e status.
Come il presidente del Senato fa le veci del capo dello Stato in caso di impedimento, si sente una sorta di numero due del partito. È amareggiata anche con lui la Rossi, che riceve telefonate di senatori che, a loro volta, hanno da ridire sui bilanci del gruppo al Senato, sui collaboratori.
Nell’Unione Sovietica attorno a ÄŒernenko, c’era la ferocia e la gelida compostezza del Pcus. Attorno a Berlusconi veleni, chiacchiere, ambizioni di un partito da sempre sguaiato.
Asse del Nord, partito del Sud, cerchio magico anch’esso diviso: la famiglia ha chiuso la porta di fronte agli schiamazzi, il Politburo azzurro li alimenta, nel grottesco della situazione.
Far fuori la Rossi è il primo passo, per poi procedere a un “direttorio a 5” di cui già circolano i nomi: i capigruppo Paolo Romani e Renato Brunetta, il governatore della Liguria Giovanni Toti, Mara Carfagna (nelle intenzioni dei promotori, ma non è stata interpellata) e la portavoce Deborah Bergamini, la vera regista dell’ultima fase.
Già artefice della grande cacciata di collaboratori che gestivano l’agenda in modo oculato come Paolo Bonaiuti, del ridimensionamento di Antonio Palmieri che si occupava di web, ariete della guerra Toscana con Denis Verdini, ora immagina un ruolo di cerniera tra vecchio e nuovo.
Nella geografia del cerchio figura lei da un lato insieme ad Alessia Ardesi, dall’altro Maria Rosaria Rossi e Francesca Pascale.
La famiglia ha chiuso la porta agli schiamazzi e Berlusconi pure.
L’amica della Rossi racconta che la tesoriera, anzi la “debitiera” si prenderà qualche giorno. Durante la cena il telefono era preso d’assalto dai giornalisti: “Io non parlo. Quello che dovevo dire l’ho detto a Berlusconi. Il mio mandato è nelle sue mani. Ho sempre rispettato la sua volontà e lui lo sa e per questo mi ha dato il potere di firma. Certo non lo metto nelle mani dell’ufficio di presidenza. Così questi preparano le liste, mentre il presidente è in terapia intensiva”.
(da “Huffingtonpost”)
Leave a Reply