FRASI RAZZISTE CONTRO LA FIDANZATA DI HARRY, L’UKIP RIMUOVE IL LEADER BOLTON
QUASI COME IN ITALIA DOVE I SOVRANISTI ISTIGANO ALL’ODIO RAZZIALE E DIFENDONO PERSINO UN TERRORISTA PER STRAGE
Il razzismo dell’ex fidanzata mette fine alla breve carriera del leader dell’Ukip.
Il 63 per cento degli iscritti al partito ha votato oggi a favore della destituzione di Henry Bolton, compromesso dai messaggi di Jo Marney, la giovane modella per la quale aveva lasciato la moglie.
Uno scandalo scoppiato il mese scorso quando i giornali inglesi hanno pubblicato i commenti postati dalla ragazza su Meghan Markle, l’attrice afroamericana e promessa sposa del principe Harry. “Sporcherà con il suo seme la famiglia reale e aprirà la strada a un re nero”, aveva affermato la donna, aggiungendo che lei non avrebbe mai fatto sesso con “un negro”, perchè sono “brutti”.
Marney era stata sospesa dall’Ukip. E Bolton aveva annunciato di avere troncato la loro relazione.
Ma poi è stato fotografato in un ristorante in atteggiamento affettuoso con lei, l’ha difesa pubblicamente e non ha escluso di riallacciare il rapporto in futuro.
Stamane i suoi seguaci gli si sono rivoltati definitivamente contro. La destituzione ha effetto immediato. Il partito nominerà un leader ad interim e organizzerà una nuova votazione entro tre mesi per eleggere un nuovo leader.
Ex ufficiale dell’esercito senza esperienza in politica, Bolton era il terzo leader dello United Kingdom Independence Party eletto dopo le dimissioni di Nigel Farage all’indomani della vittoria nel referendum sulla Brexit del giugno 2016. Raggiunto l’obiettivo con l’uscita dall’Unione Europea, Farage aveva dichiarato di volersi ritirare a vita privata. Ma i suoi successori sono durati poco, fra dimissioni e contestazioni, cadendo uno dopo l’altro.
Adesso non è escluso che torni lui a guidare il partito populista che ha guidato la campagna per lasciare la Ue. Secondo Farage la Gran Bretagna sta facendo troppe concessioni a Bruxelles nel negoziato e rischia di tradire il mandato del referendum. Lui stesso, tuttavia, si è detto favorevole a un secondo referendum, per chiudere la questione definitivamente, convinto che la Brexit tornerebbe a vincere, con un consenso più ampio di quello della prima consultazione.
(da agenzie)
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