FUGA VERSO EST, L’ULTIMA TENTAZIONE DI SILVIO
UNA CANDIDATURA IN ESTONIA O IN BULGARIA O UN ESILIO DORATO NELLA RUSSIA DELL’AMICO PUTIN…. AD ARCORE PRONTI I PIANI ALTERNATIVI
Prendi i soldi e scappa. La tentazione, quantomeno la suggestione, c’è.
Ad Arcore, dove il Cavaliere si è rinchiuso da settimane, in un vero e proprio allenamento fisico e spirituale degli arresti domiciliari, tra i consigli al Condannato non manca quello della fuga.
Al punto che, di fronte alle insistenze di alcuni amici (Marcello Dell’Utri), Silvio Berlusconi in più di un’occasione ha ripetuto, un po’ depresso: “Non farò come Craxi, nè il latitante, nè l’esule. Non scapperò”.
L’ultima parola? In ogni caso, la fuga sarebbe la decisione estrema.
Da attuare anche senza passaporto, dopo la fine del governo e un videomessaggio per spiegare con toni forti e gravi la scelta.
Anche un eventuale provvedimento di grazia per la condanna Mediaset, non fermerebbe infatti altre inchieste e altri processi.
E un uomo che il prossimo 29 settembre compirà 77 anni può anche decidere in base all’istinto e alla stanchezza.
IPOTESI ANTIGUA
Tra le località più probabili, nell’elenco dei Paesi che non hanno accordi con l’Italia in materia di estradizione, c’è da tempo Santo Domingo, capitale della Repubblica Dominicana.
Qui c’è la villa del suo amico Dell’Utri, come base di riferimento.
Altrimenti, nel ventaglio di queste ipotesi, c’è la latitanza dorata nel complesso di Antigua, di cui B. è proprietario.
Fuori gioco, invece, è il Kenya, dove Berlusconi è andato un anno fa nel resort di Flavio Briatore a Malindi. Tra l’Italia e il Paese africano c’è un trattato che regola l’estradizione e comprende anche il reato di frode fiscale.
L’AMICO PUTIN
A Villa San Martino, l’ipotesi più gettonata riguarda comunque la Russia dell’amico autocrate Vladimir Putin.
La pista russa, come viene chiamata, sarebbe stata già attivata per tentare di arginare una probabile offensiva all’impero economico e aziendale in caso di arresti domiciliari a metà ottobre e di successive ordinanze di custodia cautelare per altri procedimenti.
Qui, in un modo o nell’altro, potrebbe essere trasferito il pacchetto azionario di Mediaset con la complicità di qualche oligarca vicino a Putin.
La questione investe azioni e soldi ma anche altri beni, come quelli che si trovano nelle sue attuali residenze italiane (Arcore e Palazzo Grazioli soprattutto) che presto potrebbero trovarsi nelle condizioni di essere perquisite.
Quando cioè B. perderà la sua immunità parlamentare.
ASILO POLITICO
Nella Federazione Russa l’estradizione con l’Italia è prevista, ma Putin non avrebbe alcuna difficoltà a riconoscere “all’amico Silvio” lo status di rifugiato politico.
L’indiscrezione non è inedita.
Proprio alla vigilia della sentenza della Cassazione sulla frode fiscale di Mediaset, ci furono voci su un blitz russo di Berlusconi in Russia. E anche allora qualcuno del suo cerchio magico ammise la questione dell’asilo politico. Del resto, il Cavaliere è un giocatore che si mantiene sempre aperte tutte le possibilità .
DIREZIONE TALLINN
La notizia è trapelata ieri sul Messaggero di Roma. Candidare Berlusconi alle prossime elezioni europee (primavera del 2014) in uno dei Paesi della Ue. Laddove la legge Severino sull’incandidabilità non è applicabile.
L’ex dipietrista oggi centrista di sinistra Nello Formisano immagina l’Estonia perchè a Tallinn, capitale della Repubblica baltica, ha il suo quartier generale Ernesto Preatoni, immobiliarista amico del Cavaliere.
Un’altra ipotesi è quella dell’Ungheria di Viktor Orban, a capo di un governo che ha già fatto richiamare le inquietanti ombre di fascismo, razzismo e antisemitismo.
Orban, ovviamente, è amico di Berlusconi e potrebbe dargli una mano alle europee.
Su una candidatura in un altro Paese della Ue, pesa però la grave incognita della documentazione da fornire. Anzi, senza passaporto è praticamente impossibile.
LA PROFEZIA
Tutte queste ipotesi sono state riscontrate con fonti del Pdl e della corte berlusconiana. Una di esse, un uomo, conclude. “Cosa succederebbe se una mattina l’Italia si svegliasse e non trovasse più Berlusconi ad Arcore?”.
Fabrizio d’Esposito
(dal “Fatto Quotidiano”)
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