GASDOTTO TAP, LA PROCURA DI LECCE SEQUESTRA UN’AREA DEL CANTIERE: DUBBI SULL’ESPIANTO DI 448 ULIVI
HA UN SEGUITO L’ESPOSTO DEL SINDACO E DEL M5S
La Procura di Lecce ha posto sotto sequestro una parte del cantiere per la realizzazione del gasdotto Tap, a Melendugno. Si tratta dell’area in località Le Paesane, in cui era stato recentemente avviato l’espianto di 448 ulivi che si trovano sul tracciato del gasdotto.
Lunedì scorso alcuni parlamentari del Movimento Cinque Stelle avevano visitato il cantiere insieme al sindaco di Melendugno, Marco Poti, e avevano poi presentato un esposto alla magistratura per valutare la legittimità degli ulteriori espianti, dopo i 200 circa effettuati nella scorsa primavera in località San Basilio.
A seguire, i carabinieri forestali avevano effettuato un sopralluogo sul cantiere, dal quale è scaturito il provvedimento di sequestro, firmato dal Procuratore della Repubblica, Leonardo Leone de Castris, è dalla pm Valeria Farina Valaori.
Immediata la reazione del gasdotto. “Tap, nella convinzione di aver operato nel pieno rispetto delle disposizioni legislative in materia e delle autorizzazioni ricevute, ribadisce l’assoluta fiducia nella magistratura e fornirà tempestivamente alla Procura tutti i chiarimenti necessari volti ad ottenere il dissequestro dell’area”.
(da agenzie)
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