GAZA, CONTINUA IL GENOCIDIO; ANCORA MORTI IN CODA PER GLI AIUTI
L’ONU: “FAME PER MEZZO MILIONE DI PERSONE”… UNA PERSONA SU TRE NON MANGIA DA DIVERSI GIORNI… I CRIMINALI DI NETANYAHU CONTINUANO A FERMARE I CAMION DI AIUTI
La crisi umanitaria a Gaza ha raggiunto «livelli nuovi e impressionanti di disperazione», portando almeno una persona su tre a non mangiare per diversi giorni. È il nuovo rapporto del World Food Program (Wfp) delle Nazioni unite ad accendere ancor di più il faro sulla situazione critica della popolazione palestinese all’interno della Striscia. «La malnutrizione è in forte aumento: 470mila persone dovranno affrontare una fame catastrofica in questi mesi, 90mila tra donne e bambini necessitano urgentemente di cure», si legge nella dichiarazione diramata dal Wfp.
Nessuna sicurezza alimentare, con gli aiuti agli sgoccioli da settimane, e una crisi sanitaria senza fine: «I prezzi sono alle stelle, c’è bisogno di aiuti alimentari. Le persone muoiono per mancanza di assistenza umanitaria». In attesa ci sono oltre 300 camion, che però non vengono fatti entrare nell’enclave palestinese. E gli attacchi non cessano, con 25 nuove vittime all’alba di oggi: 13 stavano aspettando proprio di ricevere gli aiuti.
La condanna di Francia, Uk e Germania
Nessuna sicurezza alimentare, con gli aiuti agli sgoccioli da settimane, e una crisi sanitaria senza fine: «I prezzi sono alle stelle, c’è bisogno di aiuti alimentari. Le persone muoiono per mancanza di assistenza umanitaria». In attesa ci sono oltre 300 camion, che però non vengono fatti entrare nell’enclave palestinese. E gli attacchi non cessano, con 25 nuove vittime all’alba di oggi: 13 stavano aspettando proprio di ricevere gli aiuti. Per la Wfp è necessario ripristinare il prima possibile «l’accesso a prodotti freschi e nutrienti essenziali come frutta, verdura, carne, pesce e latticini». Come fare? Idealmente interrompendo il blocco commerciale che Israele impone da anni alla Striscia di Gaza.
Gli aiuti internazionali
L’unica alternativa sono gli aiuti internazionali, che il Regno Unito si è detto disponibile a inviare per via aerea a patto che sia solo il primo passo verso una «soluzione a due Stati e in una
sicurezza duratura per palestinesi e israeliani». Ad affermarlo è stato il primo ministro Keir Starmer, poche ore dopo che Tel Aviv ha acconsentito per la prima volta al lancio di aiuti a Gaza. Lo stesso Starmer, insieme al presidente francese Emmanuel Macron e al cancelliere tedesco Friedrich Merz, ha firmato un appello chiedendo a Tel Aviv di interrompere immediatamente la «catastrofe umanitaria, revocando le restrizioni alla distribuzione di aiuti». Non solo. I tre Paesi condannano anche «qualunque tentativo di imporre la sovranità israeliana sui territori palestinesi occupati, che mette a repentaglio la soluzione negoziata a due stati».
(da agenzie)
Leave a Reply