GLI ABUSIVI SONO LORO
DI BANKITALIA O DEL REGOLAMENTO AI GRILLINI NON FREGA NULLA, CERCANO SOLO OGNI GIORNO DI ALZARE IL LIVELLO DELLA RISSA PER NASCONDERE IL LORO VUOTO POLITICO
“Farò tutto quello che posso per non far cadere nel vuoto l’opportunità che abbiamo di cambiare le cose dall’interno e di far sentire la voce dei cittadini nelle istituzioni”.
Era la solenne promessa agli elettori dell’onorevole grillino Massimo Felice De Rosa da Milano.
E ieri finalmente la sua voce si è alzata forte e chiara a Montecitorio: “Siete qui solo perchè avete fatto pompini!”, ha urlato alle esterrefatte deputate del Pd che cercavano di entrare nell’aula di una commissione occupata dai Cinquestelle.
Una frase dietro la quale c’è un mondo.
Non c’è dubbio che da ieri il Palazzo sia un po’ più vicino ai cittadini.
Non fa nulla se i cittadini in questione sono gli ultras della Nocerina o i writer che si esercitano nelle toilette degli autogrill. Quando uno fa il portavoce dei cittadini non va tanto per il sottile.
Poco prima anche il suo collega pentastellato Samuele Segoni da Montevarchi aveva dato il suo contributo per avvicinare il Palazzo a un’altra tipologia di cittadini, tendenza “lite tra coatti per motivi di traffico”. Bisogna guardare il video perchè vale più di ogni descrizione o commento.
Quelle di De Rosa e Segoni sono state le ciliegine su una torta confezionata con cura dal M5S e culminata — in combutta con Fratelli d’Italia — nell’assalto contro i banchi della presidenza della Camera.
Una aggressione cercata e pianificata, come dimostrano i bavagli e le monetine di cioccolata che questi deputati si erano portati da casa.
Tra parentesi, la cosa che sconcerta è la capacità dei grillini di passare immediatamente dalla parte del torto, anche quando le ragioni non gli mancherebbero. La questione delle quote di Bankitalia — che non è nè una svendita nè una privatizzazione, come alcuni di loro sostengono — solleva ad esempio più di un interrogativo. E la stessa cosa si può dire della tagliola imposta ieri dalla Boldrini all’ostruzionismo delle opposizioni.
Ma ovviamente si tratta di questioni che passano in secondo piano dopo lo spettacolo di ieri alla Camera.
E’ un peccato ma non è un caso. Poichè ai grillini non gliene può fregare di meno nè della Banca d’Italia nè del regolamento di Montecitorio.
Ciò che gli interessa è alzare giorno dopo giorno l’asticella dello scontro: l’altroieri uno dà del boia a Napolitano, ieri la rissa in aula gli insulti i gesti osceni e il “boia chi molla”, oggi l’impeachment, domani vedremo.
Il prodotto di un meccanismo di selezione ridicolo e di un sistema elettorale demenziale, si dirà , che ha portato in Parlamento gente non all’altezza.
Vero. Ma c’è soprattutto dell’altro.
C’è soprattutto un triviale marketing politico che da una parte mira a guadagnare qualche consenso nella disperazione sociale, dall’altro cerca di oscurare un fatto molto semplice: quando si tratta di mettersi in gioco per raggiungere un risultato concreto (esempio di questi giorni, la legge elettorale) il M5S non c’è mai, non tocca palla, sceglie di restare negli spogliatoi.
Passa il tempo a baloccarsi con referendum lunari sul blog
C’è che Grillo, Casaleggio & Co. sono riusciti a sequestrare una domanda di cambiamento confusa quanto si vuole, ma sottoscritta da quasi nove milioni di italiani.
Per fare cosa, esattamente?
Per rinchiudersi in una stanza a parlare di scontrini? Per azzuffarsi in aula? Per dare degli “abusivi” ai deputati eletti con il Porcellum dopo la messa in mora dalla Consulta?
In realtà gli abusivi sono loro, il primo inganno è quello che hanno compiuto ai danni dei loro stessi elettori.
Ci sbagliavamo tutti, non hanno messo in ghiacciaia il consenso di chi li ha votati. L’hanno buttato direttamente nella spazzatura.
Riccardo Liguori
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