GLI IMMIGRATI IN ITALIA SONO APPENA IL 7% SU 60 MILIONI, MA CONTRIBUISCONO AL 9% DEL PIL
SONO UNA RISORSA DELL’ITALIA: SE SI CACCIASSERO VIA TUTTI, IL PIL TORNEREBBE AI LIVELLI DEL PRIMO DOPOGUERRA
Sfatiamo la propaganda dei razzisti, anche quelli che abbiamo al governo. Questi sono i dati: nero su bianco. Se tutti costoro tornassero a casa avremmo una voragine nei conti dello Stato
Si chiama propaganda. E questi sono i suoi effetti. D’altraparte anche Hitler diceva che bisogna “bombardare psicologicamente le masse” per ottenere buoni risultati.
Mentre la percezione nell’opinione pubblica italiana è che, su 60 milioni di abitanti, un terzo sia oramai costituito da stranieri, la realtà è che sono invece il 7% sul totale della popolazione
Lo ha detto il portavoce per l’area Mediterraneo dell’Oim, l’Organizzazione internazionale dell’Onu per le migrazioni, Flavio Di Giacomo, intervenendo a un convegno a Roma. La maggior parte dei migranti che vivono in Italia con un regolare permesso di soggiorno non è arrivata via mare.
In Italia ci sono 5 milioni di stranieri regolari che contribuiscono al 9% del Pil nazionale: “Se si cacciassero via tutti, il Pil italiano subirebbe un regresso pari a quello conosciuto al termine dell’ultima guerra mondiale”, ha chiosato Di Giacomo.
Si tratta, ha detto, di cinque milioni di persone che pagano i contributi previdenziali e non hanno ancora raggiunto l’età della pensione e che pagano molte più tasse – quantificabili nel bilancio dello stato in circa un miliardi di euro – rispetto ai servizi che ricevono.
Si tratta – ha concluso l’esponente dell’Oim – di una risorsa per un Paese che invecchia e che, si stima, fra 30 anni avrà un 23% di popolazione in età lavorativa in meno.
(da Globalist)
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