GOMMONE AFFONDA NEL MEDITERRANEO: I PATRIOTI EUROPEI DI OPEN ARMS RIESCONO A SALVARNE 100, BUTTANDOSI ANCHE IN MARE, ALMENO 5 I MORTI
LA FOTO DELLA TRAGEDIA… TRA I NAUFRAGHI ANCHE UN NEONATO E VARI BAMBINI
Un gommone che affonda, centinaia di migranti che finiscono in acqua. Tra loro anche alcuni bambini e un neonato, adesso in salvo.
E i volontari della Ong spagnola Open Arms, l’unica ormai non sotto sequestro, che si buttano in mare cercando di salvare quante più vite possibili. È di cinque morti il bilancio ancora provvisorio della tragedia.
Sono foto e immagini drammatiche quelle che arrivano dal Mediterraneo. “Naufragio. I nostri soccorritori sono in acqua tentando di recuperare circa 100 persone tra cui bambini e un neonato. L’imbarcazione ha ceduto, è quello che accade quando si abbandonano per giorni le persone in mare. Continuiamo”, scrive su Twitter Open arms
“Ha ceduto il fondo del gommone su cui tutte queste persone viaggiavano da almeno due giorni – racconta Riccaro Gatti, presidente di Open Arms – noi abbiamo fatto il possibile ma siamo da soli con i nostri mezzi limitati, due lance rapide e sei soccorritori. Ci saranno sicuramente altri morti, quanti non lo sappiamo. Questo dimostra quanto è necessaria un’operazione congiunta a livello europeo di soccorso da parte dei governi e corridoi umanitari per ingressi sicuri”.
“Tutti i superstiti sono a bordo”, fa sapere la Ong, spiegando che sei persone, tra cui un neonato e un ragazzo, hanno bisogno di essere evacuate con urgenza. Una volta concluso il conteggio dei migranti, Open Arms chiederà alle autorità italiane il recupero immediato di queste sei persone e l’autorizzazione allo sbarco
Il barcone era alla deriva da ieri ed era stato identificato da un aereo di Frontex, che aveva quindi fornito la posizione alla nave Ong. Poco dopo la localizzazione, spiega Open Arms, il fondo dello scafo ha ceduto, facendo finire in mare tutti gli occupanti.
Secondo il centralino Alarm Phone, ci sarebbero ancora barche a rischio in mare con a bordo 275 migranti. Venti sono ancora in mare dopo l’allerta lanciata ventiquattro ore fa. “Abbiamo perso contatti. Crediamo siano ancora in mare”, aggiunge l’organizzazione. E per due imbarcazioni con 75 e 100 persone in acque Sar di Malta “nessun soccorso in vista”.
(da agenzie)
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