GRAZIE AL PIANO CASA, BERLUSCONI SI FA I BUNGALOW A VILLA CERTOSA: SONO QUESTI I VALORI DI UNA DESTRA?
IL PREMIER E’ TRA I PRIMI AD AVER AVANZATO RICHIESTA DI AMPLIAMENTO DI VILLA CERTOSA, IN SARDEGNA, DOVE GIA’ SORGONO IMMOBILI PER 2.400 METRI QUADRI….IL PROGETTO PREVEDE DI ERIGERE DIVERSI BULGALOW STILE TUCUL PER GLI OSPITI…MA LE CASE POPOLARI PER LE GIOVANI COPPIE DOVE SONO FINITE?
In Italia c’è il mito del mattone: l’85% delle famiglie vive in case di proprietà , quasi tutti se le pagano sottoponendosi a estenuanti mutui trentennali che prosciugano stipendi e tolgono il sonno.
Non tutti infatti ricevono contributi gratuiti da costruttori-benefattori al momento dell’atto notarile: vi sono diversi italiani che non possono ancora sperare in 80 assegni circolari da 12.500 euro ciascuno da parte dello zio d’America a parziale copertura dell’acquisto.
Buona parte di questo 85% vorrebbe una casa più bella e più grande, una camera in più e un soggiorno più ampio.
Il sogno diventa realtà è lo slogan di Silvio in questo campo: per andare incontro alle esigenze delle famiglie e del mondo del lavoro, lui è un maestro e un animo tenero.
Ecco sfornato il Piano Casa, sia per dare la possibilità agli italiani di effettuare interventi di ampliamento della propria abitazione e per rilanciare il settore dell’edilizia, sia per semplificare al massimo le procedure burocratiche, attraverso un bel po’ di autocertificazioni.
Poichè spetta alle Regioni l’ultima parola in materia urbanistica, in alcune si discute ancora, ma in ben 12 sono state approvate le normative e avviato il Piano.
Tra queste la Sardegna del governatore Cappellacci (recentemente indagato per le vicende legate agli impianti eolici), la cui Commissione paesaggistica, insediatasi poche settimane fa, ha già ricevuto 22 richieste di ampliamenti.
Tra queste, ne spicca una in particolare, quella relativa a Villa Certosa, residenza estiva del premier, teatro di ricevimenti e chiacchiere, luogo di lavoro e di summit internazionali, nonchè di tette e di piselli al vento, come certificato dai gossip estivi.
Ma Villa Certosa è uno sterminio di terra e cemento d’autore, piscine, laghetti artificiali, piante rare e cactus a volontà : un monumento alla ricchezza.
La società Idra Immobiliare, la società cui fa capo la villa, controllata dal premier, ha chiesto ora alla Commissione paesaggistica regionale il permesso per ampliare la residenza, avendo intenzione di erigere alcuni bungalow stile tucul villaggio turistico o villaggio africano.
I bungalow che dovrebbero sorgere lontano dal corpo centrale della villa, saranno abitabili e destinati agli ospiti del premier.
Certamente fa specie che la legge, fortemente voluta da Berlusconi, che permette di ampliare volumi e metrature, veda tra i suoi primi beneficiari proprio il premier.
Certamente ci poniamo la domanda cosa ci sia di “vera Destra” in una norma che permette di ampliare immobili anche in zone sismiche, in barba al buon senso, favorendo le lobbie dei costruttori e degli autocertificatori, con un impatto estetico pesante anche in note località turistiche.
Certamente ci chiediamo se non fosse opportuno che un presidente del Consiglio evitasse l’accusa di aver proposto una legge ad personam, evitando di usufruirne almeno durante il periodo in cui riveste un ruolo politico di tal livello.
Ma soprattutto poniamo un altro quesito: dov’è finita l’iniziativa che avrebbe dovuto permettere la costruzione di nuovi alloggi popolari per le giovani coppie?
Non era forse presente in quel programma del Pdl tanto evocato quando fa comodo?
O forse si pensa di assegnare loro qualcuno dei bungalow in costruzione a Villa Certosa come soluzione provvisoria e temporanea?
Non vorremmo che qualche elettore di centrodestra pensasse di trovarsi di fronte a una politica del cactus.
Leave a Reply