GRILLO TORNA COMICO: “AVANTI CON VIRGINIA ANCHE SE ARRIVASSE UN AVVISO DI GARANZIA”
CHE FARSA: FRONGIA NON E’ PIU’ VICESINDACO MA RESTA ASSESSORE… CINQUE ORE DI VERTICE SENZA STREAMING PER PARTORIRE UNA SOLUZIONE ANDREOTTIANA CHE RINNEGA ANNI DI BATTAGLIE SULLA LEGALITA’… IL LODO RAGGI: CON UN AVVISO DI GARANZIA DEVONO DIMETTERSI SOLO GLI ALTRI
Un vertice infinito della maggioranza capitolina, durato quasi cinque ore, nell’inedita sede di Palazzo Valentini e non in Campidoglio. Blindatissimo.
E con tutte le bocche dei partecipanti cucite.
Raggi cosa farà dopo la bufera dell’arresto di Raffaele Marra e il pressing dei vertici M5s a a fare nuove pulizie in casa?
Alla fine, in tarda serata, si scioglie l’enigma: “Al termine delle ultime due riunioni di maggioranza, in cui erano presenti i consiglieri comunali, alcuni assessori e i presidenti dei Municipi del M5s, e dopo un confronto con il garante Beppe Grillo abbiamo stabilito di dare un segno di cambiamento”, scrive su Fb la sindaca di Roma Virginia Raggi, dopo aver taciuto tutto il giorno con i giornalisti, “Daniele Frongia ha deciso di rinunciare al ruolo di vicesindaco mantenendo le deleghe alle Politiche giovanili e allo Sport. Contestualmente Salvatore Romeo ha deciso di dimettersi dall’incarico di capo della Segreteria politica. Al contempo a breve avvieremo una nuova due diligence su tutti gli atti già varati”.
Quasi in contemporanea appare il post sul blog di Grillo: “Barra a dritta e avanti tutta” scrive il leader M5s, “Roma va avanti con Virginia Raggi…Sono stati fatti degli errori che Virginia ha riconosciuto: si è fidata delle persone più sbagliate del mondo. Da oggi si cambia marcia… Governare Roma è più difficile di governare il Paese. Lo sapevamo e non intendiamo sottrarci a questo compito assegnatoci dal popolo…Ci stanno combattendo con tutte le armi comprese le denunce facili che comunque comportano atti dovuti come l’iscrizione nel registro degli indagati o gli avvisi di garanzia. Nessuno pensi di poterci fermare così. Mettiamo la barra a dritta e avanti tutta”.
Così la linea del fondatore per non perdere Roma.
Per ore tutti i grillini avevano taciuto, come sospesi, solo intorno alle 19,30, mentre due consigliere M5s sfilano via dalla riunione senza dire una parola, cominciano a circolare le prime voci sulla Raggi disponibile, in parte, ad accettare l’ultimatum dei capi di ridimensionare da subito i ruoli di altri due suoi fedelissimi, Salvatore Romeo, capo della segreteria politica della Raggi e, soprattutto, Daniele Frongia, vicesindaco e assessore allo sport e qualità della vita.
E in particolare si trattato a lungo sul ruolo di Frongia: con la Raggi che ha provato a difenderlo con ostinazione ma alla fine si è convinta alla resa parziale.
Non sarà più il suo vice, ma si tiene l’incarico di assessore per sedere comunque in giunta, nel governo cittadino.
Se qualcosa è cambiato è pure in peggio, visto che, contrariamente a quanro sempre sostenuto dal M5S (“di fronte a un avviso di garanzia ci si deve dimettere”), ora per la Raggi si farebbe un’eccezione.
Quello che valeva fino a ieri per gli avversari politici e persino per i Cinquestelle siciliani coinvolti nelle firme false, non vale più: nessuno deve più ne’ autosospendersi nè dimettersi.
E’ il nuovo lodo Raggi del Beppe andreottiano.
Un vero comico, tutto da ridere.
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