GRILLO VUOLE CONTE SEGRETARIO M5S, SOTTO DI LUI IL DIRETTORIO
“SOLO LUI PUO’ EVITARE L’IMPLOSIONE”… INTANTO IL DI MAIO “LIBERALE” FA INFURIARE TANTI CINQUESTELLE
Tra Roma e la Villa di Sant’Ilario si sta disegnando la nuova strategia del Movimento 5 Stelle che è sintetizzata in un cognome: Conte.
Beppe Grillo da Genova in continuo contatto con la Capitale alla fine si è convinto e adesso non ha dubbi: “Le conversazioni con Giuseppe stanno andando bene, mi auguro di convincerlo ma ci siamo quasi”.
Il Garante vuole consegnare all’ex premier il compito di far rivivere il partito che lui ha creato insieme a Gianroberto Casaleggio ed evitare quindi che si spacchi in mille pezzi. L’operazione va fatta in breve tempo perchè da qualche settimana si registrano solo addii ed espulsioni.
Grillo vorrebbe nei fatti nominare Conte capo politico, nonostante fino a poche settimane fa il fondatore fosse il più grande sponsor dell’organo collegiale allargato a scapito invece della figura unica.
Tanto che il nuovo assetto è stato anche votato dalla piattaforma Rousseau. Per venire fuori da questo schema, il Garante sta immaginando di creare una segretaria politica, al posto dell’organo collegiale, a capo della quale nominare Giuseppe Conte.
La volata l’ha lanciata Luigi Di Maio in un’intervista a Repubblica: “Abbiamo fatto un percorso che ha portato il Movimento a evolversi. Questo processo può essere totalmente definito con l’ingresso di Giuseppe Conte nel MoVimento. È arrivato il momento di mettere la parola fine alle nostre ambiguità interne”.
Conte però vuole delle garanzie. “Di certo un ex premier non può mettersi a pensare alle rendicontazioni”, ironizza un deputato. E poi un altro: “Nè può occuparsi delle beghe interne”. È necessario dunque un partito rinnovato.
Il pressing affinchè questa operazione si concretizzi in breve tempo si fa con il passare delle ore sempre più insistente. “Serve uno scatto con l’ingresso formale di Conte”, dice Manlio Di Stefano. E Sergio Battelli aggiunge che per il M5S “è giunto il momento di passare a un livello successivo. È il momento dell’Evoluzione. Con chi ci sta. Con chi non rema contro. E spero che il Presidente Conte possa far parte di un progetto di rinnovamento che non può più aspettare”. Di certo, Conte non entrerà a far parte dell’organo collegiale, casomai dovrà presiederlo. E potrebbe essere lo stesso Beppe Grillo a decidere che la strada sarà questa. Al momento si sta passando al vaglio lo Statuto per trovare la via d’uscita più rapida e indolore: “Solo l’ex premier può evitare l’implosione”
Questo risulterebbe essere un modo per riavvicinare al Movimento anche tanti scontenti. Per esempio il senatore Emanuele Dessì che proprio oggi ha lasciato il gruppo del Senato per entrare in “L’Alternativa c’è” parla di Conte come colui che “potrebbe essere il federatore di un campo progressista, potrebbe essere capace di fare ciò che io e gli altri non siamo riusciti a realizzare dall’interno. Anche se non vorrei che M5s prendesse la strada di un partito moderato e liberale, come lo ha chiamato Di Maio”. Concetto che ha fatto molto discutere all’interno del Movimento.
La delusione, soprattutto dopo le nomine dei sottosegretari e viceministri, è tanta e non è escluso che ci siano nuovi addii che si andrebbero ad aggiungere alle espulsioni di chi non ha votato la fiducia al governo Draghi.
Tra coloro che potrebbero lasciare il partito ci sono Giorgio Trizzino e Mattia Fantinati. Così come la deputata Emanuela Corda in un tweet non nasconde l’amarezza per le parole di Luigi Di Maio: “Sono stata eletta con M5s. Mai avrei pensato di ritrovarmi a mia insaputa in un’alleanza strutturale di centrosinistra e poi collocata nell’area moderata liberale. A saperlo prima mi sarei tesserata con qualche vecchio partito”.
A fare scouting ci pensa Emilio Carelli che il 2 febbraio scorso ha lasciato il Movimento annunciando la volontà di raggruppare moderati e liberali in una nuova componente, il ‘Centro – Popolari Italiani’. I nomi che circolano sono tanti e molti dei quali però smentiscono, come l’ex ministro allo Sport Vincenzo Spadafora ma anche Roberto Cataldi. È possibile che stiano aspettando di capire l’evoluzione.
Molto dipenderà dall’ingresso o meno di Giuseppe Conte. Perchè in questo momento, a detta di tanti, solo l’ex premier può evitare che il Movimento vada del tutto in frantumi.
(da Huffingtonpost”)
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