HA CRITICATO DI MAIO E DI BATTISTA, RIMOSSO IL CAPOGRUPPO M5S A PALERMO
UGO FORELLO SOSTITUITO DOPO UNA RIUNIONE CARBONARA
Il capogruppo del MoVimento 5 Stelle a Palermo ed ex candidato sindaco grillino Ugo Forello è stato rimosso dall’incarico per le critiche a Di Maio e Di Battista. Forello, secondo quanto racconta, è stato rimosso dopo una riunione carbonara dei consiglieri M5S a cui non sono stati invitati nè lui nè Giulia Argiroffi, consigliera considerata a lui vicina.
I consiglieri comunali e di circoscrizione del M5S di Palermo, si legge pagina Fb del M5s Palermo, “nel ringraziare per il lavoro svolto in questi mesi il consigliere Ugo Forello, augurano buon lavoro al nuovo capogruppo Antonino Randazzo. La rotazione, già prevista dall’inizio della consiliatura, sarà formalizzata domani presso gli uffici competenti con il passaggio di consegne. La rotazione del capogruppo è una delle caratteristiche distintive del M5S, volta a garantire ai vari portavoce eletti di rappresentare il Movimento 5 Stelle in Consiglio comunale”.
Lui invece su Facebook non sembra aver colto la normalità del gesto: “Tutto ciò rappresenterebbe un gravissimo sgarbo politico e istituzionale che, guarda caso, sarebbe avvenuto all’indomani di una mia presa di posizione sulle polemiche e attacchi indifferenziati ricevuti dai giornalisti. Non vorrei pensare ad un’azione di epurazione e sanzionatoria volta a impedire a ciascuno di noi, nel rispetto dei ruoli e funzioni, a esprime un libero pensiero. Rimango capogruppo fin quando non si svolgerà una riunione regolare e legittima fra i cinque consiglieri comunali di Palermo, gli unici che hanno il potere di decidere se, quando e come sostituire il capogruppo. Fino a prova contraria e salvo che la decisione presa all’unanimità in una precedente riunione del gruppo verrà confutata da tutti, quando rassegnerò le dimissioni a sostituirmi sarà la Cons. Giulia Argiroffi“.
Non solo: Forello tiene anche a fare nomi e cognomi dei presunti mandanti dell’operazione: “Non vorrei che dietro tutto ciò ci fosse la mano dei vertici del movimento, certo è un fatto notorio che quello che (allo stato illegittimamente) verrebbe indicato come capogruppo è persona di fiducia e legata a doppio mandato con il deputato all’Ars, Giancarlo Cancelleri, e il deputato nazionale, Adriano Varrica“.
È utile ricordare che l’oggi deputato Varrica era uno dei protagonisti della polemica interna al M5S palermitano che poi è sfociata nella storia delle firme false per la corsa al sindaco e all’esclusione di Nuti, Di Vita e Mannino dal M5S.
Grillino della prima ora, molto vicino ai deputati regionali, in particolare a Claudia La Rocca che, assieme al collega Giorgio Ciaccio, ha scelto di collaborare con i pm, Varrica all’epoca era vicino a Forello; oggi evidentemente la politica li mette su due sponde opposte.
Qualche tempo fa aveva abbandonato il M5S Igor Gelarda, sindacalista di polizia che era passato alla Lega Nord accusando Forello di essere “fuori linea” rispetto al M5S nazionale sulla questione politica dell’immigrazione.
Oggi tocca a Forello, che a questo punto è già un passo fuori dal M5S.
(da agenzie)
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