“HANNO SPREMUTO SILVIO, E’ IL MOMENTO DI CAMBIARE”: CERCHIO MAGICO NEL MIRINO
LA FAMIGLIA VORREBBE AFFIDARSI DI NUOVO ALLA STORICA “MARINELLA”
Come possono reagire i figli, gli amici di una vita, tutti quanti vogliono bene a Berlusconi quando vengono a scoprire che proprio domenica, cioè il giorno del malore, quando lui era già gonfio e respirava con affanno, insomma si capiva benissimo che c’era bisogno del medico, il «cerchietto magico» l’ha portato prima al seggio a votare (circola in rete un video da cui si nota benissimo che il Cav non è al meglio), ma addirittura l’ha trascinato a un pranzo elettorale?
Chiaro che questi figli, questi amici si domandino in che mani Silvio sia finito.
E si inquietano moltissimo con coloro che avrebbero dovuto anteporre la sua salute a tutto il resto.
Perchè, ad esempio, è stata di sicuro una leggerezza portarlo per una giornata intera ad Aversa, comune di 53mila anime nel Casertano, al caldo, strattonato di qua e di là , oltretutto a rischio di selfie involontari con qualche personaggio discusso (l’avvocato Ghedini si è messo le mani nei capelli appena l’ha saputo) per sostenere un candidato amico della fidanzata Francesca, tal Dello Vicario, che per giunta ha raccattato solo il 6,98 per cento…
E poi il comizio a Ostia con Marchini, anche lì a sudare sotto il sole, per concludere in totale apnea («ha rischiato la vita» secondo il professor Zangrillo) con il party di 35 persone a sostegno della candidata Antonietto Postorivo, consorte del senatore D’Ali, la miseria di 323 preferenze a Roma.
RITORNO ALL’ANTICO
C’è molto che non quadra agli occhi della famiglia (della figlia Marina in primis), nel modo malaccorto in cui questo signore di 79 anni è stato spremuto da chi, il «cerchio magico», s’è letteralmente impossessato di lui, mescolando sentimenti e politica in un grumo inestricabile.
Nel mirino non c’è, va chiarito, la fidanzata Francesca Pascale in quanto il suo legame con Silvio è fuori discussione; nemmeno è sotto tiro la portavoce Deborah Bergamini, la quale fa il mestiere suo.
Altrettanto non può dirsi però delle altre «vestali», in particolare di Mariarosaria Rossi, vera padrona del partito con potere di firma, e di Alessia Ardesi, onnipresente.
Sono loro a gestire l’agenda del Cav, a fissare gli impegni privati al pari di quelli politici senza distinzione, a filtrare incontri e telefonate in modo talmente ossessivo da costringere in più d’una circostanza Berlusconi a chiamare dal telefonino della sua scorta, per non dover passare dal centralino di Arcore.
Loro, che hanno fatto fuori i collaboratori storici del leader, dalla molto rimpianta segretaria Marinella Brambilla al portavoce Paolino Bonaiuti.
È così che Berlusconi progressivamente ha perso contatto col suo mondo. Legge quello che gli fanno vedere, parla con chi gli lasciano incontrare e stop.
Non c’è più colloquio, ormai, in cui personaggi del calibro di Gianni Letta, o dello stesso «Fidel» Confalonieri, possano confidarsi a tu per tu con Silvio perchè sempre intorno c’è qualcuna a sorvegliare.
Ora l’idea che matura tra i vecchi amici, e i famigliari, è di tornare all’antico. Con una segreteria che, quando Berlusconi starà bene, si curerà solo di lui. Senza guardare in faccia nessuno.
Marinella, se tornasse, sarebbe l’ideale.
Ugo Magri
(da “La Stampa“)
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