I DUE ALUNNI CHE A ROVIGO HANNO SPARATO PALLINI AL VOLTO DI UNA PROF 61ENNE SONO STATI PROMOSSI CON IL 9 IN CONDOTTA: EVVIVA LA SCUOLA FORMATIVA
ALL’EPOCA MENTRE UNO SPARAVA, RISCHIANDO DI FAR PERDERE UN OCCHIO ALLA DOCENTE, L’ALTRO RIDEVA FILMANDO LA SCENA PER POI POSTARLA SUI SOCIAL
Sono stati promossi i due alunni autori degli spari di pallini al volto alla prof del rodigino, filmata e derisa sui social durante la lezione di Scienze. Entrambi (sui cinque minori coinvolti) non dovranno ripetere l’anno. Si tratta dei due ragazzi maggiormente coinvolti nell’episodio, colui che sparò i pallini alla docente rischiando di farle perdere un occhio, e il compagno che filmò il gesto per poi divulgarlo a mezzo social facendolo diventare virale.
Gli avvocati che rappresentano la professoressa Maria Cristina Finatti, ora assicurano che la docente è pronta a mandare una lettera al Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara per quello che ritiene uno schiaffo morale dopo il danno subito.
«Quando avremo la conferma formale della promozione, come del fatto che, a quanto ci risulta, le sospensioni non sono mai state applicate, saremmo pronti ad aggiornare subito della situazione il ministro Valditara», assicurano gli avvocati Tosca Sambinello e Nicola Rubiero.
«Abbiamo sentito la professoressa Finatti e si è detta delusissima per le promozioni – spiega l’avvocato Tosca Sambinello – è rimasta inoltre mortificata del fatto che alla scuola di Abbiategrasso sia stato bocciato l’alunno che accoltellò una professoressa (accadde a fine maggio, ndr) mentre a Rovigo tutto è filato liscio come nulla fosse. Due pesi e due misure, ma i princìpi e i valori della scuola, si è chiesta la nostra cliente, non dovrebbero essere sempre gli stessi? ».
Nicola Bergamin, avvocato difensore del ragazzo che ha sparato i pallini, ricorda: «Fin dall’inizio abbiamo sottolineato che si trattava di un episodio circoscritto – afferma – il ragazzo ha avuto 9 in condotta e la media dell’8. Il suo impegno è stato confermato da tutti gli insegnanti: siamo soddisfatti per lui, non è stato facile, un singolo episodio rischiava di compromettere tutto».
Il provveditore: «Scelta determinata dal rendimento»
Sulla questione interviene anche Roberto Natale, provveditore scolastico per Padova e Rovigo. «Non so in maniera effettiva se i ragazzi siano stati bocciati o meno – premette – ma sono sicuro che, nel caso, la scelta sia dipesa dalla valutazione del loro rendimento ».
Gli spari al volto, esplosi con una pistola ad aria con pallini di plastica, avvennero l’11 ottobre per mano dei due alunni, mentre un terzo avrebbe portato l’arma giocattolo a scuola.
Tre mesi dopo la docente Finatti, l’8 gennaio, vedendo che non era stato preso alcun provvedimento dalla preside e non ricevendo scuse dagli alunni e dalle famiglie ha denunciato l’intera classe per lesioni personali, diffamazione a mezzo social e atti persecutori perché ritiene tutti «simbolicamente complici» di quanto fatto.
(da agenzie)
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