I REATI CONTESTATI DALLA PROCURA DI AGRIGENTO SONO PESANTI, TREMANO IN MOLTI, A COMINCIARE DA CUOR DI LEONE, DAL CAPO DI GABINETTO DEL VIMINALE E DAL PREFETTO DI AGRIGENTO
OMISSIONE E RIFIUTO DI ATTI D’UFFICIO, SEQUESTRO DI PERSONA… SI E’ DOVUTO SEQUESTRARE LA NAVE “PER EVITARE CHE IL REATO FOSSE PORTATO A ULTERIORI CONSEGUENZE”… SI RISALE A TUTTA LA CATENA DI COMANDO CHE HA IMPEDITO IL LEGITTIMO SBARCO DEI MIGRANTI DELLA OPEN ARMS
Si sblocca al 19° giorno lo stallo di Open Arms. La procura di Agrigento ha disposto il sequestro della nave ferma davanti a Lampedusa e l’evacuazione immediata dei 90 migranti ancora a bordo.
La decisione è stata presa al termine di un vertice tra il pm Luigi Patronaggio, che nel pomeriggio aveva fatto una ispezione sulla nave con uno staff di medici, e i vertici della Capitaneria di porto.
Quello disposto dal magistrato è un sequestro preventivo. Oltre all’inchiesta per sequestro di persona avviata nei giorni scorsi sulla base di esposti della ong spagnola, i pubblici ministeri hanno aperto un fascicolo a carico di ignoti per omissione e rifiuto di atti d’ufficio “per non avere risposto alle gravi condizioni di salute dei migranti”, secondo l’Adnkronos.
Il reato, previsto dall’articolo 328 del codice penale, punisce “il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio, che indebitamente rifiuta un atto del suo ufficio che, per ragioni di giustizia o di sicurezza pubblica, o di ordine pubblico o di igiene e sanità , deve essere compiuto senza ritardo, è punito con la reclusione da sei mesi a due anni“.
Il sequestro, si apprende, è stato disposto “per evitare che il reato sia portato a ulteriori conseguenze“.
I magistrati stanno ricostruendo la catena di comando per risalire a chi ha impedito lo sbarco dei profughi che, dopo la decisione dei pm e la già avvenuta notifica del provvedimento, verranno fatti scendere a terra nelle prossime ore.
La nave, invece, verrà condotta nel porto di Licata, in provincia di Agrigento.
(da Il Fatto Quotidiano”)
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