I RUGGITI DEI TRE LEONI NELLA GIUNGLA DEL CENTRODESTRA
FITTO FONDA IL SUO MOVIMENTO, SILVIO CHIAMA ALLA RIVOLUZIONE CONTRO I GIUDICI, VERDINI FA LE GRANDI MANOVRE
Il finale è un ruggito. Raffaele Fitto arringa i suoi, nella sala gremita: “Facciamo sentire che siamo dei leoni, andiamo in giro per l’Italia. Qui nasce un nuovo progetto, perchè l’attuale centrodestra non ha prospettive”.
Aula dei gruppi, parlamentari, alla Camera. Pienissima. Pieno anche fuori per il battesimo del nuovo movimento (e della nuova scissione di Forza Italia), Conservatori e Riformisti. Simbolo, un leone blu.
Poche ore prima, stessa sala, altri ruggiti. Dal suono antico.
Il vecchio leone, Silvio Berlusconi, carica i suoi: “Io non me ne vado. Resto qui ad affrontare anche la sinistra e i pm. E non avendo più nulla, nessuno che mi copre, potrebbe anche accadere che qualche pm potrebbe anche portarmi a non essere più libero. Se dovesse accadere, spero abbiate il coraggio di fare una rivoluzione”.
C’è meno gente alla conferenza degli amministratori di Forza Italia. Pochi i parlamentari perchè sussurrano i maligni, hanno capito quello che frulla per la testa di Berlusconi. Che non è un’idea nuova, ma suona davvero male per l’attuale ceto politico: un nuovo movimento, di non professionisti della politica, lasciando Forza Italia come bad company.
Vecchia storia che il Cavaliere un po’ smentisce (“Non rottamo nulla”) ma al tempo stesso conferma parlando di un’idea “pazza” a cui sta lavorando da settimane: “Una grande casa aperta della speranza, potete chiamarla come volete, L’Altra Italia o come più vi piace, l’importante è che non ci siano politici di professione”.
È la giungla delle nuove sigle, nel giovedì da leoni del centrodestra. Quelle che si vedono.
E quelle che non si vedono, come il gruppo di Verdini pronto — al momento opportuno — a sostenere le riforme di Renzi.
Sono una decina i parlamentari “responsabili”, mentre Fitto i gruppi al Senato già li ha fatti. E Berlusconi continua a ruggire contro i giudici: “Sono stato fatto fuori con una sentenza infame che sarà ribaltata dalla Corte dell’uomo di Strasburgo. Quella sentenza è un obbrobrio che non ha diritto di cittadinanza, siamo in una democrazia sospesa”.
È davvero una giungla. Raffaele Fitto, ormai, parla inglese.
Il suo movimento ha avuto la benedizione dal premier inglese David Cameron: “Il centrodestra che vogliamo costruire ha una posizione non equivoca sul piano internazionale. Noi guardiamo a Washington, a Londra e a Gerusalemme. Non alla Russia o alla Corea del Nord”.
Silvio Berlusconi, nel rispolverare un altro classico del repertorio, il complotto tedesco, invece si spinge a immedesimarsi con Tzipras anche se, come ricorda polemicamente Fitto, Forza Italia sta nel Ppe della Merkel (e in Europa la contesta davvero poco): “Tzipras — dice l’ex premier – l’hanno trattato come me nel 2011. Quando si guarda a questa Europa si avverte una carenza di leadership da paura. Un’Europa che ha accettato l’egemonia della Germania che a sua volta segue i diktat degli Stati Uniti. Il risultato è una situazione non lontanissima da quella che ha provocato due guerre mondiali”.
Insomma, ogni ruggito evoca un aspetto del berlusconismo che fu, ai tempi d’oro. Fitto, di fatto, ripropone la parte liberale del programma di Forza Italia: taglio della spesa, più mercato, un nuovo welfare, sicurezza.
Verdini la manovra sui parlamentari per cercare maggioranze, come i tempi di Scilipoti.
E Berlusconi è in preda all’ossessione dei giudici e immagina rifondazioni e predellini mentre l’immobilismo prosciuga il suo consenso.
Solo il tempo farà vedere chi sbranerà l’altro.
Al momento però nessuno è in grado di sbranare Renzi. E nemmeno di impaurirlo.
(da “Huffingtonpost”)
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