I SETTANTA BUS ISRAELIANI ACQUISTATI DALLA RAGGI TORNANO A CASA SENZA AVER FATTO UN KM A ROMA
APERTA INCHIESTA CORTE DEI CONTI PER DANNO ERARIALE… E POI NON DITE CHE LA SINDACA E’ UN’INCAPACE
Che non si dica, per carità , che Virginia Raggi è un’incapace. Che non si dica che i manager che ha scelto per ATAC sono degli incapaci.
Si riporti soltanto la notizia: i 70 bus israeliani che la sindaca e la municipalizzata dei trasporti romana avevano annunciato per la Capitale se ne tornano a casa loro senza aver fatto nemmeno un chilometro.
Il colpo di scena (no, non lo è: era tutto previsto e prevedibile) arriva con un lancio dell’agenzia di stampa DIRE dove parla la consigliera del Partito Democratico Ilaria Piccolo:
I 70 bus presi a noleggio da ATAC dopo oltre 10 anni di onorato servizio a Tel Aviv, in Israele, annunciati dalla sindaca Virginia Raggi e che finora erano rimasti bloccati nei depositi di Salerno e di Roma, sono già al capolinea: non entreranno mai in servizio nella Capitale.
I mezzi infatti, datati 2008, all’arrivo in Europa dovevano essere reimmatricolati, ma essendo Euro 5 e non Euro 6 non è stato possibile avviare la procedura perchè avrebbe violato le direttive comunitarie: ATAC ha quindi deciso di rescindere il contratto, dopo aver comunque già versato ai fornitori un anticipo pari al 16% dell’importo totale (il costo per il nolo, manutenzione compresa, è di circa 500mila euro al mese).
Soltanto il 6 marzo scorso la Raggi, che non è certo un’incapace, si era fatta la fotina ricordo con i bus e lo slogan caruccio “+ bus x Roma“, annunciando che “Il percorso per rinnovare la flotta di Atac è appena iniziato: a breve saranno su strada anche gli altri 70 bus a noleggio e ad aprile partirà la prima linea di minibus elettrici per il Centro storico”.
La storia dei 70 bus israeliani affittati da ATAC che non possono essere instradati perchè euro 5 e non euro 6 ha portato anche all’apertura di un fascicolo per danno erariale da parte della Corte dei Conti. Quei mezzi dovevano essere in strada entro il 20 aprile. Ma dopo più di un mese, complici i dubbi della motorizzazione sulla possibilità di targare vetture euro 5 di importazione, gli autobus erano ancora fermi nel deposito della municipalizzata a Guidonia.
I bus servivano anche per centrare l’obiettivo dell’aumento della produzione promesso nel concordato: nel 2016 i bus Atac avevano percorso 89,3 milioni di chilometri, mentre nel 2017 e nel 2018 i mezzi di superficie della municipalizzata non hanno toccato neanche quota 85 milioni.
L’amministratore delegato di via Prenestina, Paolo Simioni, l’estate scorsa è riuscito a ordinare 227 autobus. Ma la società che li dovrebbe produrre ha avuto alcuni problemi finanziari, e i nuovi mezzi arriveranno dopo l’estate, nel migliore dei casi, o addirittura nella parte finale dell’anno. Ecco perchè la municipalizzata ha dovuto inventarsi, su due piedi, un’alternativa.
Ora si attendono i bus turchi che il M5S Roma ha cercato di spacciare per italiani.
Per la precisione dovrebbero essere 227 i nuovi autobus che “presto” arriveranno a Roma. Lo annunciava Virginia Raggi a novembre 2018 spiegando che grazie al M5S erano state salvate due grandi aziende italiane in difficoltà . La prima era ATAC, salvata perchè il Comune (e quindi i cittadini di Roma) ha deciso di rinunciare ai crediti nei confronti dell’azienda. La seconda è l’Industria Italiana Autobus, impresa vincitrice della gara Consip per la fornitura dei 227 nuovi autobus.
La realtà però è ben diversa. Perchè quegli autobus — che secondo l’assessora Meleo dovrebbero arrivare entro l’estate — non saranno made in italy.
Perchè proprio nei giorni in cui Stefà no e la Raggi parlavano di risanamento dell’azienda la IIA non aveva ancora firmato il contratto di acquisto e poco dopo, a dicembre 2018, sarebbe stata acquistata dai turchi di Karsan.
L’alternativa era il fallimento e la chiusura. E così la grande azienda salvata dal M5S in realtà ha quasi rischiato di chiudere e a salvarla sono stati i turchi. Siamo quindi al punto in cui dei 600 nuovi autobus promessi a più riprese dal M5S non se ne è visto nemmeno uno.
Ma non dite che la Raggi è un’incapace, eh? Sennò si offende, pòra stella.
(da “NextQuotidiano”)
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