“I WILL”: HARRY E MEGHAN SPOSI, MILIONI DAVANTI ALLA TV PER IL ROYAL WEDDING
SERMONE-SHOW DEL PASTORE USA, POI IL GOSPEL… LEI NON HA PRONUNCIATO LA RITUALE FORMULA DI OBBEDIENZA AL MARITO
È una giornata per sognare oggi. Principi e principesse, eredi al trono, regine e reginette di Hollywood, attori, star della tv. Paggetti. Milioni di persone in tutto il mondo hanno seguito in diretta le nozze reali del principe Harry e di Meghan Markle, da poche ore nominati da Elisabetta II duca e duchessa di Sussex.
“Sei meravigliosa”.
Sono state le prime parole che Harry ha rivolto a Meghan, quando l’ha raggiunto all’altare. Si guardavano e sorridevano. Così come gli invitati, quando il principe si è lasciato sfuggire il suo “I will” prima del tempo.
Una cerimonia felice, di famiglia, piena di colori. Harry aveva raccolto venerdì i fiori dal giardino privato di Kensington Palace da aggiungere al bouquet della sua futura moglie.
Alla cappella di St. George, Meghan Markle è arrivata in una Rolls Royce d’epoca, accompagnata dalla mamma Doria Ragland. In chiesa è entrata da sola, con un lunghissimo velo bianco e la tiara tra i capelli, i dieci piccoli paggi dietro. Il principe Carlo, erede al trono che ha preso il posto del padre assente – l’ha attesa a metà navata per accompagnala all’altare solo nell’ultimo tratto.
Harry, come William, in alta uniforme dei Blues and Royals, quella del suo reggimento di cavalleria di cui ha il grado di capitano, l’unica che consente la barba. Kate in un discreto abito-cappotto di Sarah Burton per Alexander McQueen, che teneva a bada i bambini che hanno accompagnato la sposa, tra i quali i suoi due figli, George e Charlotte.
E per finire la regina Elisabetta. Nessuno sapeva quale colore avrebbe scelto e lei ha indossato un giallo canarino, con uno spruzzo di viola sul cappellino, accanto
A celebrare la cerimonia il Decano di Windsor con Justin Welby, Arcivescovo di Canterbury e Capo spirituale della Chiesa anglicana. Il vescovo americano, Michael Bruce Curry, ha fatto un lungo sermone agli sposi. The power of love.
“Dobbiamo scoprire il potere dell’amore, il potere redentore dell’amore e, quando lo faremo, saremo in grado di fare di questo vecchio mondo un nuovo mondo. L’amore è l’unica via”, ha detto citando Martin Luther King Jr. il primo vescovo e primate afro-americano della Chiesa episcopale, propaggine americana della Chiesa d’Inghilterra e parte della comunione anglicana. Un sermone lungo, movimentato, che ha smosso i più britannici degli ospiti.
“My brother, my sister, God love you, God bless you. My brothers, my sisters, God love you, God bless you. And may God hold us all In those almighty hands of love. Amen” ha concluso il vescovo.
Un Regno vestito a festa. Come arterie che pompano al contrario, i treni hanno trasportato sudditi verso il cuore dell’Inghilterra, oltre 100 mila persone. Il sole splendente, cielo azzurro, una bellissima giornata, ma stanotte la temperatura è stata fredda e umida. Sfidando gli otto gradi migliaia di persone sono arrivate lo stesso.
Si sono accampate lungo il percorso del corteo nuziale, partito da un’uscita secondaria del castello per attraversare l’abitato di Windsor e quindi imboccare il lungo rettilineo di due miglia e mezzo verso l’ingresso di St. George. I posti migliori da dove guardare il passaggio della carrozza subito dopo la cerimonia
L’abito di Meghan è firmato da Clare Waight Keller, direttrice creativa di Givenchy. La scelta dell’attrice è caduta sulla stilista britannica, fa sapere Kensington Palace, per “l’estetica elegante e senza tempo e la fattura impeccabile” del suo stile. Meghan aveva espresso inoltre il desiderio di avere tutti e 53 paesi del Commonwealth con sè nel suo giorno più importante per cui la Waight Keller ha scelto per ogni singolo Paese un fiore distintivo e li ha uniti in una grande composizione floreal
Trainata da cavalli è passata attraverso le strade, affiancata da ufficiali dell’esercito britannico a cavallo. Tra la gente. Perchè oggi è la loro festa.
Quel mondo nobile che celebrano è il loro, gli appartiene, esisterà finchè loro lo immagineranno. Una folla composta, che ha sorriso felice, gli uomini avvolti nelle bandiere, le donne con i cappellini, in giro adesivi, immagini degli sposi, poster, entusiasmo, fierezza. Tutti sono restati di lato, sventolano fazzoletti, salutando.
Tra i primi ospiti ad arrivare nella cappella di st George, Oprah Winfrey fasciata in un abito rosa pallido, la anchor-woman, amica personale della coppia, ha preso posto tra i banchi della cappella gotica, accompagnata dall’attore e Dj britannico, Idris Elba. Nella lista degli ospiti anche George Clooney, con la moglie Amal, David e Victoria Beckham, James Blunt, Ed Sheeran, Elton John e suo marito David Furnish.
Il cast di Suits, la serie in cui recitava Meghan, è arrivato al completo: c’è Gabriel Match (l’avvocato Harvey Specter), sex symbol della serie, in tight con cravatta bordeaux e occhiali neri, accompagnato dalla moglie Jacinda Barrett. Ci sono Gina Torres e Sarah Rafferty, che interpreta Donna Paulsen, la ‘rossa’ della serie tv, in abito blu con enormi maniche a sbuffo e microcappellino con veletta blu. E poi Patrick J. Adams, il Mike Ross sposato con Meghan quando era Rachel Zane. E ancora, Rick Hoffmann, Louiss Litt nella serie, anche lui in un elegante tight grigio
Dalla sua Harry ha invitato anche due ex fidanzate, Cressida Bonas, con la quale ebbe una relazione fra il 2012 e il 2014, e Chelsy Davy sua compagna dal 2004 al 2010. Tra i parenti, il duca di Spencer, fratello di lady Diana, la principessa del popolo e la cugina di Harry, Zara Tindall col marito.
Oltre la tradizione il principe Harry ha deciso che terrà la fede al dito dopo il matrimonio, una fascia di platino decorata. La fede di Meghan d’oro gallese è un dono della regina Elisabetta, come la tiara appartenuta alla regina Mary e realizzata in Inghilterra nel 1932.
Nella cappella di St. George c’erano 600 invitati e la lista è rimasta riservata fino all’ultimo. Circa 2.600 sudditi di Sua Maestà – 1.200 giovani, 200 membri di associazioni benefiche, 100 studenti di scuole locali, 610 impiegati del castello e 530 dipendenti della casa reale – hanno avuto il privilegio di seguire le nozze dai giardini del castello. Due i ricevimenti di gala in programma, uno nel primo pomeriggio, dalla regina, con finger food, vino e champagne. Il secondo, più piccolo, organizzato da Carlo.
Inutile dire che Harry e Meghan non hanno voluto regali di nozze, ma opere di bene, e hanno chiesto chiedono donazioni per una serie di enti benefici. La lista di sette associazioni è stata diffusa il 9 aprile da Kensington Palace, che ha sottolineato come nessuna di queste sia direttamente collegata agli sposi. “Molte sono piccole organizzazioni e gli sposi sono contenti di poter mettere in luce il loro lavoro”, ha rimarcato il palazzo.
La colonna sonora della cerimonia è stata lunga cinque secoli. Dal compositore inglese Thomas Tallis, tra i più importanti del ‘500, fino a Stand by me, di Ben E. King (1962), passando per Bach, Haendel, Schubert, Faurè e Widor, senza trascurare le glorie musicali inglesi come Ralph Vaughan Williams, Edward Elgar e Gustav Holst. Tutti eseguiti da una compagine di musicisti diversi, dal Coro della Cappella di St.George sotto la direzione di James Vivian, con gli organisti Luke Bond e Jason Richards, il violoncellista Sheku Kanneh-Mason, un’orchestra formata da elementi dell’Orchestra nazionale della BBC, della English Chamber Orchestra e della Filarmonica diretta da Christopher Warren-Green. E dall’America, un coro di musica gospel.
(da “La Repubblica”)
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