IL BAT-ASSESSORE CONTRO LE ZANZARE METTE IN CAMPO UN PLOTONE DI PIPISTRELLI
A MILANO 1.200 RIFUGI IN LEGNO NEI PARCHI PER UTILIZZARE I PEDRATORI NELLA LOTTA AGLI INSETTI CHE CON L’ARRIVO DEL GRANDE CALDO INVADONO LA CITTA’
Si chiama lotta biointegrata. Ovvero, il pipistrello che mangia la zanzara.
Milano prova a lanciare quest’arma finale nelle notti d’estate.
Ecco il bat-box nei parchi: da questa estate verranno posati 1.200 rifugi in legno per pipistrelli nei giardini della città .
E i primi 400 predatori saranno collocati presto in centro ma anche nelle zone 6 e 7. Non del tutto un inedito, il chirottero giustiziere.
Era il 1999 quando l’allora assessore all’Ambiente della giunta Albertini, Domenico Zampaglione, promise la stessa strategia di lotta: il pipistrello come sterminatore di insetti.
L’idea allora non decollò, alla fine non se ne fece niente. Ma lui, Zampaglione, si guadagnò così il soprannome di Bat-assessore.
Se ne tornò a parlare nel 2010, dopo che alcuni Comuni, tra cui anche Saronno, si convertirono alla lotta alle zanzare tramite un riequilibrio naturale che tanto piace agli ambientalisti contrari a forme di guerriglia più chimiche.
Ma anche qui nulla di fatto.
Stavolta il Comune sembra crederci di più: il progetto verrà presentato alla cascina Caldera nel Parco della Cave, presente anche l’esperto del settore Politiche ambientali di Palazzo Marino, Giancarlo Nostrini.
Con l’attuale titolare del settore Ambiente, Piefrancesco Maran, a mettere il sigillo sull’iniziativa dei propri uffici.
«La prima fase è sperimentale – sottolinea Palazzo Marino in una nota – sono state prescelte alcune aree verdi di Milano situate in luoghi non particolarmente rumorosi, dove i pipistrelli possono trovare quindi un habitat favorevole».
La novità si accompagnerà ai tradizionali interventi di lotta contro le zanzare.
Resta da capire però come e con quali lusinghe si convinceranno i predatori a restare in città per guadagnarsi il ruolo di zampirone volante, gratuito e naturale al 100 per cento.
Ilaria Carra
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