IL BONUS DI 500 EURO AI DICIOTTENNI NON PORTERA’ VOTI A RENZI
L’OPINIONE DEI SONDAGGISTI: “IL 55% NON VOTA E TRA CHI VOTA I GRILLINI SONO AL 37%, POI C’E’ IL PD”
Se sul piano politico è in corso la polemica sul bonus cultura ai neodiciottenni (se sia o meno una mancia elettorale), sul piano statistico già è arrivata una prima risposta: i 500 euro a circa 550 mila ragazzi che compiranno 18 anni nel 2016 non porteranno voti a Renzi.
Lo sostengono diversi sondaggisti interpellati dal quotidiano La Stampa.
“Tra i 18enni, l’orientamento maggiore è l’astensione: oltre il 55% non vota”, fotografa il quadro delle intenzioni di voto il direttore di Ipr Marketing, Antonio Noto, “la prima forza politica è il M5S, che noi stimiamo al 28% in generale ma al 37% nella fascia d’età tra i 18 e i 24 anni, a seguire il Pd”.
Un trend confermato anche da Ixè: “Negli elettori fino ai 55 anni il primo partito è quello di Grillo”, dice il presidente Roberto Weber.
Stesso discorso lo fa Demopolis. Secondo il direttore Pietro Vento i “ragazzi credono in valori “tradizionali” come la famiglia, il lavoro, l’amicizia, l’amore, ma non nei partiti”
Solo tre su dieci saprebbero chi votare, e tra i pochi che andrebbero alle urne (negli under 25, Demopolis registra un’affluenza alle politiche sotto al 50%) «il più votato sarebbe il M5S, nettamente sopra il Pd in quella fascia d’età ».
L’unico in controtendenza è Nicola Piepoli dell’omonimo istituto, che suddivide i giovanissimi che votano suppergiù in tre parti uguali tra centrosinistra, centrodestra, e Cinque stelle.
Sia Vento che Noto ritengono che però la formazione del consenso richieda tempi lunghi: “La formazione del consenso — afferma Noto — avviene in tempi lunghi, non su una singola iniziativa. Possono far cambiare orientamento ai giovani politiche che affrontino veramente le loro problematiche, non un assegno una tantum”.
(da “Huffingtonpost“)
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