IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA SOSPESO PERCHE’ INNEGGIAVA A HITLER E’ STATO ELETTO
VEDIAMO SE ORA VIENE ESPULSO O REINTEGRATO TRA QUALCHE MESE… MA FIDANZA E’ SEMPRE IN FDI, VERO MELONI?
Arrivano i primi grattacapi per Giorgia Meloni e il suo partito. Il successo alle elezioni politiche è stato schiacciante e adesso gli elementi che collegano Fratelli d’Italia al fascismo diventano per ovvi motivi sempre più scomodi.
In questo senso, una delle faccende più spinose è quella di Calogero Pisano, responsabile provinciale del partito di Giorgia Meloni ad Agrigento ed eletto nel collegio uninominale della città in Sicilia, regione in cui FdI ha conquistato ben 14 dei 18 seggi a disposizione.
Il nome di Pisano aveva fatto molto discutere proprio qualche giorno prima del voto a seguito della pubblicazione di alcuni suoi vecchi post da parte del quotidiano Repubblica. Si trattava di frasi scritte da Pisano tra il 2014 e il 2016 in cui, tra le altre cose, il meloniano inneggiava a Hitler, a Mussolini e ai camerati, rivendicando la tradizione e gli ideali fascisti della sua comunità politica.
Il caso di Calogero Pisano e la sospensione: cosa farà ora Fratelli d’Italia?
Il 19 settembre, dopo la diffusione di quei post, FdI aveva deciso di sospendere Pisano da ogni incarico e di deferirlo al collegio di garanzia del partito. Tra l’altro, il meloniano aveva parlato di quella sospensione come di un provvedimento solo di facciata: “Questa, tra virgolette, sospensione è dovuta solo al fatto di questo post e quindi abbiamo dovuto prendere le distanze e anche io mi sono dovuto sospendere solo per questi 2/3 giorni, fino a quando non arriviamo alle elezioni. Quindi state tranquilli che resta in carica (la candidatura, ndr) e siamo sempre più forti di prima”, aveva detto cercando di rassicurare i suoi elettori.
Ma oggi, dopo il voto, è tornato sulla questione il commissario regionale di FdI Giampiero Cannella, spiegando che Pisano “al momento non è un deputato” del partito e che il neo-parlamentare “resterà sospeso finché non si riunirà la Commissione nazionale di garanzia”.
In merito alle dimissioni di Pisano, Cannella ha dichiarato all’Agi che si tratta di “un tema nazionale e non regionale” chiarendo di non sapere “se il partito glielo abbia chiesto o meno”.
Il 13 ottobre si riuniranno le nuove Camere e il deputato eletto ad Agrigento si presenterà ovviamente a Montecitorio: entro quella data FdI dovrà decidere se espellerlo o reintegrarlo dopo la sospensione.
E c’è già che parla di ingiustizia ai danni di Pisano, dato che il meloniano Romano La Russa, accusato di aver fatto il saluto fascista in un’occasione pubblica, è stato invece tutelato e difeso (quasi paradossalmente) dal partito.
(da agenzie)
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