IL CONSENSO AL GOVERNO E’ SCESO AL 40/45%: E’ ORA DI UNA SERIA AUTOCRITICA
LA LUNA DI MIELE ERA FONDATA SULL’OFFERTA DI UNA VACANZA DA SOGNO… MA LA REALTA’ ERA BEN DIVERSA… CHI VANEGGIAVA DI HOTEL A 5 CINQUE STELLE HA CONTINUATO A ILLUDERE L’ELETTORATO CHE SI E’ RITROVATO ALLA PENSIONE MIRAMARE DI VOGHERA… TROPPI ERRORI SU SICUREZZA, SCUOLA, AMBIENTE… E TROPPA ARROGANZA…ORA OCCORRE UNA SVOLTA SOCIALE
Sono stati resi pubblici nei giorni scorsi due sondaggi estremamente coincidenti nella tendenza, al di là della differenziazione percentuale. Si tratta di quello della Ipsos-Corsera, stilato da Mannheimer e quello della Digis-SkyTG24. Secondo il primo, il consenso al Governo è sceso dal 60 al 40%; a parere del secondo, dal 54 al 45%. Per la prima volta dal suo insediamento, il Centrodestra vedrebbe il gradimento crollare ben sotto la soglia di sicurezza del 50%.
Significativi due aspetti. Il primo: i partiti della coalizione sono sempre globalmente intorno al 50% ( PdL 39,6%, Lega 9,5%, Mpa 1%), certo non hanno spiccato il volo, ma resistono. E’ quanto sta facendo il Governo che non piace evidentemente.
Secondo aspetto: i consensi diminuiscono pure per come si muove l’opposizione, dal 36% al 29%. Se il Pd è intorno al 28% e l’Idv all’8-9%, quindi globalmente intorno al 36-37%, gli insoddisfatti sono tanti anche qua nel “modus operandi”.
Ne deriva una disistima generale che colpisce sia chi governa sia chi dovrebbe esercitare il ruolo di opposizione. Le forze politiche minori, che avrebbero dovuto uscire massacrate dal bipolarismo, in fondo tengono abbastanza bene con Casini ben sopra il 5%, Rifondazione quasi al 4%, la Destra di Storace al 2% e i socialisti intorno allo 0,6%. E sono quelle che, in prospettiva, avrebbero tutto da guadagnare da un acuirsi della crisi delle due coalizioni.
Gli errori non di “comunicazione”, come sostiene Berlusconi, ma di sostanza, a parer nostro stanno all’origine di una flessione che avevamo prevista e anticipata, invocando inutilmente una svolta in tempo utile. Ora che i risultati sono più evidenti, confidiamo cessi quello stillicidio di “bollettini della vittoria” che improbabili imbecilli ogni sera in Tv ci propinano, come una “cavalcata verso la vittoria”.
Qualcuno ha voluto illudere l’elettorato di aver vinto una lussuosa vacanza ai tropici, con suite con vista sull’oceano, ma poi l’elettore di centrodestra si è ritrovato fantozzianamente dirottato alla Pensione Miramare di Voghera.
Diciamo la verità , una serie di errori impressionanti, senza una linea politica, alla mercè di chi si sveglia la mattina e la spara più grossa. Sommersi da annunci irrealizzati e irrealizzabili, da promesse campate in aria, da iniziative personale e non coordinate.
Riassumiamo i più grossi: una politica sulla sicurezza tipicamente leghista, fatta di chiacchiere da osteria e nessuna sostanza, che ci ha causato critiche in Europa, retromarcia patetiche, senza partire dal miglioramento delle condizioni di lavoro ed economiche delle forze dell’ordine.
Tanti progetti e nessuna concretezza, tanto è vero che i clandestini che delinquono sono rimasti tali e le espulsioni pure. Invece che potenziale l’attività di intelligence, hanno dato il via alle parate notturne dei militari per “migliorare la percezione di sicurezza dei cittadini”.
Invece che migliorare la sicurezza, conta la percezione. Alla fine i cittadini si accorgono della presa per i fondelli e i consensi calano, naturale.
Sulla scuola si è fatto l’impossibile per rivitalizzare la sinistra: per tagliare quattro soldi che si potevano cercare altrove, abbiamo scatenato la rivolta degli insegnanti e degli studenti, spacciando un 5 in condotta e un grembiule per una riforma.
Il maestro unico porterà alla disoccupazione 87mila persone e la gente si chiede perchè allora avete salvato i 25mila di Alitalia… per fare un favore a qualche capitalista amico?
Sull’Università la Gelmini nega i tagli fino a ieri, ma se leggi il decreto lei stessa ha scritto che occorre tagliare il 3% delle spese. Un autogol pazzesco da apprendista stregona.
Come il maestro “unico” che diventa “prevalente”, la polizia che deve intervenire nelle scuole un giorno sì e il giorno dopo siamo tutti coglioni perchè non era quello il senso della frase del premier, abbiamo capito male noi… ma su, un po’ di serietà …
E poi sempre queste maledette leggi per tutelare la casta ( lodo Alfano), le frasi stupide su “io sono un genio”, “in America sono un modello per entrambi i contendenti”, “in Europa ho preso la parola per ultimo e mi hanno dato tutti ragione” .
E poi questi aiuti alle banche, ai poteri finanziari e alle grandi imprese che danno un’immagine che questo sia un Governo che si occupa dei grandi affari e tuteli i “grandi poteri” e non il comune cittadino.
Per non parlare della farsa del federalismo fiscale, un contenitore vuoto, spacciato per la soluzione di tutti i problemi del Paese e a cui non frega nulla a nessuno, salvo alla Lega che spera di fottersi qualche soldo di più per acquistare maggior potere al Nord.
E dal punto di visto sociale che cosa è stato fatto? Una social card che doveva essere finanziata dai petrolieri da cui non si è vista una lira e basta.
L’Ici e la detassazione avranno reso 50 euro in tutto, sulle pensioni nulla, sul precariato tagli del lavoro, la disoccupazione cresce, di aumentare le pensioni minime non se ne parla.
Brunetta che aveva cominciato bene si è perso nel suo delirio di onnipotenza, criminalizzando tutto e tutti. E poi continuare a dire “andiamo avanti sulla nostra strada” è sintomo di debolezza: le persone intelligenti quando sbagliano, lo ammettono e cambiano registro.
E poi non si impongono le cose, si discutono con le categorie interessate, non siamo in un’azienda, la politica è una cosa diversa. E l’Italia va da Bolzano alla Sicilia, basta con lo stillicidio di miserabili egoismi localistici che danno del centrodestra un’immagine conflittuale tra chi lavora e chi ruba i soldi. I soldi li rubano ovunque, chi in un modo, chi in un altro, non basta mettersi una camicia verde per sentirsi i primi della classe e gli onesti, prima date un’occhiata a casa vostra invece che parlare del vicino.
Non necessariamente i poco raccomandabili hanno la coppola in testa, talvolta posso vestire anche il gessato dell’amministratore condominiale.
Ci sono due modi per reagire alla flessione nella fiducia degli italiani: far finta che non esista e continuare a fare i lecchini per convenienza, o fare autocritica, ammettere gli errori di sostanza e dimostrare umiltà nelle scelte.
Così il Centrodestra può ripartire, ma con una priorità assoluta: una politica sociale, popolare e nazionale che ridia respiro a milioni di italiani in difficoltà economica.
Colpite l’alta finanza e gli speculatori, tassate il lusso, invece che togliere lavoro alla povera gente, tagliate le consulenze non i giovani precari che vogliono mettere su famiglia.
Costruite case popolari invece che regalare ai politici le case dell’ex Inail. Date l’esempio, prima di pretendere dagli Italiani sacrifici. Vendete le migliaia di auto blu e andate a piedi: Roma è bella anche in taxi.
Parlando con un taxista si capisce di più che a stare tra le cornici dorate di Montecitorio o di Palazzo Chigi. E imparate ad andare oltre i vostri egoismi e convenienze, amate il vostro popolo, non sono sudditi, sono donne e uomini veri.
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