IL CT AZZURRO DI JACOBS REPLICA AI MEDIA USA: “NON C’E’ SCRITTO DA NESSUNA PARTE CHE I 100 METRI DEBBA VINCERLI SEMPRE UN AMERICANO O UN INGLESE”
“AGLI AMERICANI POTREI RICORDARE COLEMAN, SQUALIFICATO PER DOPING, MA LE RISSE DA BAR NON MI INTERESSANO”
Non l’hanno visto arrivare. Dunque non se ne fanno una ragione. Marcell Jacobs ha scioccato il mondo con il suo 9.80 nei cento metri e alcuni giornali stranieri di area anglosassone continuano a soffiare sui sospetto di doping senza però avere alcun elemento concreto se non la straordinaria crescita di rendimento del velocista azzurro (nel 2020 il suo record personale era 10.03) nell’ultimo anno.
Le allusioni fanno infuriare il direttore tecnico della nazionale di atletica Antonio La Torre. “Credo che ci sia un pochino di fastidio, non so se il termine giusto sia ‘rosicare’. Non esiste nessuna legge che dice che chi vince lo sprint debba essere per forza americano o inglese. Basta con certe storie. Vi ricordo che nel 2003, ai mondiali di Parigi, vinse un certo Collins, uno che veniva da quattro sassi in mezzo all’Oceano, cioè le isole Saint Kitts e Nevis. Agli americani potrei citare Coleman (velocista squalificato per doping, ndr) ma le risse da bar non mi piacciono”.
L’avviso ai naviganti è chiaro. I controlli antidoping su Jacobs effettuati a Tokyo sinora non hanno riscontrato niente di anomalo: sono passati tre giorni dalla gara, con le tempistiche del laboratorio di analisi (di media due-tre giorni dopo il test) la notizia della positività sarebbe già stata comunicata dal Cio.
La Torre difende senza se e senza ma il campione azzurro, così come già aveva fatto il presidente del Coni Giovanni Malagò e il presidente della Federazione atletica Stefano Mei.
“Soltanto chi non conosce il percorso di Marcell e la maniacalità dei suoi allenamenti può avere qualche dubbio. Io lo definisco ‘il velocista della porta accanto’. La sua forza è questo sorriso disarmante, raggiunto con fatica, lavorando su se stesso”. Il sorriso. E due gambe che spingono come pistoni.
Domani Marcell Jacobs torna in pista per la staffetta 4 per cento, insieme con Filippo Tortu, Lorenzo Patta, Eseosa Desalu. Corriamo in corsia sette, in una batteria con Canada, Stati Uniti, Cina e Germania. Qualificarsi non è facile, ma con Jacobs in squadra può succedere di tutto. Il via alla gara alle 4.39 ora italiana.
(da agenzie)
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