IL FIGHETTO VIGLIACCHETTO CHE DA’ DEI CODARDI AI PROFUGHI
LUI STA A FARE FOTO DI NASCOSTO, MENTRE ESSERI UMANI MUOIONO IN MARE: ECCO A VOI SIMON WALD, IL RIFIUTO UMANO IDENTITARIO
Il trentenne tedesco alto, biondo, poliglotta, regala uno spettacolo quasi comico mentre, sotto il rovente sole siciliano, scatta fotografie ad una nave ormeggiata cercando di evitare le occhiate sospettose dell’equipaggio.
“Il primo passo in questa missione è ottenere la documentazione e l’osservazione completa delle azioni di quelle ONG”, mi dice.
“Quelle ONG” sono associazioni umanitarie come SOS Mèditerranèe e Save the Children impegnate nelle operazioni di ricerca e salvataggio al largo della costa libica, la cui missione è salvare le vita dei migranti che attraversano il Mediterraneo.
A bordo dell’imbarcazione nell’obbiettivo di Wald, una nave di una ONG denominata Aquarius e pronta a salpare, tre persone guardano nella nostra direzione: una di loro solleva un walkie talkie.
“Credo stiano chiamando la polizia, meglio andare”, dice.
Lui sarebbe quello coraggioso.
Wald fa parte di Gènèration Identitaire, movimento che considera lo spostamento esteso ed ininterrotto dei migranti come una minaccia per l’identità degli europei, che se quest’ultima fosse rappresentata da gente come lui, potree essere auspicaile.
La nave C-Star ricordiamo che è stata trattenuta nel porto di Famagosta dopo che almeno 20 cittadini dello Sri-Lanka sono stati ritrovati a bordo e l’equipaggio e il proprietario della nave, Sven Tomas Egerstrom, sono apparsi in tribunale con l’accusa di aver preparato e fatto circolare documenti falsi.
Il movimento anti-estremista Hope not Hate si è dimostrato particolarmente attivo nel monitoraggio del gruppo etichettato come “un gruppo di estrema destra con un programma estremista e anti-islamico”, che lavora per “bloccare l’opera umanitaria e mettere a rischio la vita dei rifugiati”.
L’attenzione dei media e i vari contrattempi hanno fatto apparire la missione come un circo formato da soggetti più interessanti alle visualizzazioni su Youtbe che a salvare l’Europa.
Per Wald, la soluzione alla crisi dei migranti è semplice: “La risposta è facile: questi migranti devono smetterla di scappare dai loro paesi e ricostruire le loro nazioni, ma sono dei vigliacchi. Scappano, lasciano le loro famiglie, i loro amici, i genitori e i nonni.
Facile a dirsi per un tedesco benestante che indossa abiti sportivi di marca e che fa parte di una generazione che non ha mai visto un conflitto simile a quello che spinge questa gente a fuggire sulle coste europee, ma la sua logica viene messa in discussione su diversi piani.
In primis, se Defend Europe dovesse davvero riuscire a impedire le operazioni delle navi ONG, risponderebbe solo di un terzo dei soccorsi, come segnala l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), dal momento che i restanti sono effettuati dalle navi della Marina e della Guardia Costiera, e dalle imbarcazioni mercantili obbligate dalla legge internazionale a soccorrere le navi in difficoltà .
Inoltre, l’idea che i migranti siano “vigliacchi” appare assurda se si pensa a quanto sia pericoloso il viaggio, non solo per i rischi legati alla traversata del Mediterraneo ma anche per la minaccia costante di sequestri, torture e stupri che queste persone affrontano in una Libia senza leggi.
Infatti, a bordo dell’Aquarius HuffPost UK ha assistito al trasferimento di almeno otto corpi da un’altra nave di soccorso, mentre un uomo è stato colpito dalla polizia libica mentre tentava di salire su un gommone: tutto durante un solo giorno in mare.
A Catania Giorgia Linardi, ex operatrice di Medici Senza Frontiere, mi ha detto: “Quelli che riescono a mettersi in mare rappresentano una ristretta selezione di quanti hanno lasciato la loro casa”
“Alcuni sono bloccati in Libia, mentre altri muoiono lungo la strada — molti durante la traversata del deserto, ad esempio. È uno dei momenti più pericolosi del viaggio”.
Analogamente, anche l’idea di Defend Europe su cosa costituisca “l’identità ” europea e Africana e sul motivo per cui le due non possano mescolarsi, secondo loro, appare fin troppo approssimativa.
Il gruppo appare confuso sui risultati che intende raggiungere e fino ad ora non ha parlato di piani per il futuro —entrambi gli esponenti di Defend Europe con cui ho parlato sembravano titubanti all’idea di salpare, figurarsi di pensare al futuro.
Poi mi viene in mente un’altra cosa che Linardi mi ha detto il giorno prima.
“Difendere l’Europa da cosa? Da un ventiseienne che è stato torturato giorno e notte ed è fortunato a essere vivo, scheletrico, completamente vuoto e… semplicemente fottuto? Se questo è quello da cui devi difenderti… è abbastanza vergognoso”.
(da “Huffingtonpost”)
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