IL FINIANO FABIO GRANATA SUL CASO BATTISTI: “IL PREMIER SI ATTIVA SOLO PER INTERESSI ECONOMICI”
“NELLE CONTINUE BRUTTE FIGURE DELL’ITALIA IN POLITICA ESTERA, LA COLPA E’ ANCHE DI FRATTINI”… “LA LORO INCAPACITA’ E’ PALESE PER IL CONFLITTO ARABO-ISRAELIANO”… “FRATTINI SI DISTINGUE SOLO PER DICHIARAZIONI QUALUNQUISTE, FA RIMPIANGERE ANDREOTTI”
Non è un gas. Neanche un oleodotto, un programma tv, una macchina da lanciare sul mercato o una linea di yacht di lusso.
No, per Silvio Berlusconi, Cesare Battisti non incarna alcun interesse economico diretto, da trattare con Putin o Gheddafi.
È “solo” politica “e in questi casi l’attenzione estera di Berlusconi diventa scarsa”.
Battisti, forse, non rientra nelle sue strategie…
Già , è così. Sta di fatto che non è stata tenuta in minima considerazione la posizione dell’Italia rispetto all’estradizione: significa che nonostante i rapporti commerciali tra nazioni siano buoni, quelli politici e diplomatici lo sono meno.
Ovvero?
Che sia il premier che il ministro degli Esteri sono poco autorevoli.
Altre volte ha riscontrato questa poca autorevolezza? Certo, con Putin, sembra tutta un’altra intesa…
Sì, è così, Berlusconi è molto bravo solo quando si deve rapportare con nazioni a lui vicine sul piano imprenditoriale. In quanto ad attività politica, pura, è un disastro.
A cosa si riferisce, in particolare?
In primis alla questione mediorientale, ai rapporti tra Israele e palestinesi: quasi quasi sono costretto a rimpiangere l’azione diplomatica della Prima Repubblica, quella di Andreotti e Craxi. Perlomeno, loro avevano un’idea, capivano la necessità di tutelare ambo le parti.
Ma al premier manca una visione globale, o interviene solo in presenza di un interesse personale?
Tutti e due. Però, attenzione: questa assenza dai grandi scenari dipende anche da un ministro che si fa notare solo per delle dichiarazioni scontate e qualunquiste. In quanto a iniziative: nulla, il vuoto assoluto nello scacchiere geopolitico internazionale.
Come giudica il Battisti-uomo?
Ho un fortissimo rispetto per la normativa che riguarda i rifugiati politici, ma non ho alcuna stima per Battisti, in particolar modo per gli atteggiamenti che ha tenuto sia sul piano processuale, che dopo. Quindi ho tifato apertamente per la sua estradizione, anche perchè le vittime reclamano giustizia. Eppoi, vista la sua storia…
A che cosa allude?
Non gli riconosco alcun alibi da rifugiato politico: non ha neanche la dignità del leader, si evita solo di non fargli fare i giusti conti con la giustizia.
Si spieghi meglio: tra i vecchi brigatisti, chi contrappone a Battisti?
Sicuramente Curcio: lui è un capo politico. Ha passato un numero smisurato di anni in carcere e non ha mai materialmente ucciso nessuno. Però ha guidato un “processo”, ovviamente da condannare, di lotta armata.
Con la questione-Battisti, come ne esce la nostra immagine internazionale?
Siamo in caduta libera, ma non da adesso.
Altri esempi?
Di certo il “bunga bunga” e la spazzatura in Campania. Vede, poi, c’è un fatto…
Quale?
Alla carenza di immagine, corrisponde anche la realtà dei fatti: una fotografia drammatica dell’Italia.
Qual è la vicenda che ultimamente l’ha fatta più vergognare?
Ma da parte di chi?
A lei la scelta…
Mmmmmm, c’è ampio spazio…
Quindi?
Va bene, allora dico Gasparri e la sua dichiarazione rispetto agli arresti preventivi per i ragazzi pronti a scendere in piazza: non capisco come si può arrivare a concepire un’idea simile.
Alessandro Ferrucci
(da “Il Fatto Quotidiano“)
Leave a Reply