IL GABIBBO BIANCO HA COLPITO ANCORA: IL 64% DEGLI ELETTORI DI TOTI IN LIGURIA HA VOTATO SI’ AL REFERENDUM
L’ESSERSI ESPOSTO A FAVORE DEL NO INSIEME A SALVINI HA OTTENUTO IL RISULTATO OPPOSTO: DUE SUOI ELETTORI SU TRE GLI HANNO VOLTATO LE SPALLE
Fino alle elezioni Politiche del 2013 si è spesso sostenuto che il sistema politico italiano fosse un sistema stabile, caratterizzato da un’assenza di mutamenti nei rapporti di forza fra i partiti e da un elevato tasso di fedeltà all’appartenenza politica. Da quel momento in poi, come se avessero premuto insieme i tasti Ctrl+Alt+Canc, gli elettori hanno iniziato a essere sempre più mobili, a perdere persino quella “fedeltà leggera” che il sociologo Paolo Natale aveva riscontrato agli inizi del terzo millennio.
Si è passati, poi, alle Europee del 2014 e alle Regionali del 2015, appuntamenti elettorali a forte carica emotiva, gravati dagli scontri interni al Partito Democratico, alle tensioni mai sopite della crisi economica e alle altalenanti ondate di protesta contro la classe politica.
Ed è arrivato il referendum del 4 dicembre.
I risultati li abbiamo analizzati da mille punti di vista. Meno chiari, invece, erano i flussi di voto.
Ci chiedevamo, infatti, come avessero votato gli elettori del Pd, quelli di Forza Italia, del Movimento 5 Stelle o quale posizione avessero preso gli astenuti.
Mettendo a confronto i risultati per sezione della tornata referendaria con quelli delle Regionali del 2015 (per prossimità temporale e per “intensità ” dello scontro) possiamo rilevare alcune informazioni.
Se osserviamo i dati appare chiaro come esista una divisione netta tra chi, nel 2015 ha votato per Alice Salvatore (quindi M5S) e chi ha votato per Toti (Forza Italia, Fdi e Lega) o per la Paita (Pd)
Nello specifico, l’87,4% degli elettori pentastellati è andato a votare e ha preferito il No (mentre il restante 12,6% si è orientato verso il non voto).
Gli elettori di Paita hanno preferito il Sì nel 77,6% dei casi (dato in linea con quello nazionale)
La sopresa viene dal 63,7% di elettori di Toti che hanno votato Sì, considerando quando Toti e Salvini si siano spesi , in apparizioni anche congiunte, per il No anche in Liguria.
Il che dimostra lo scarso appeal del governatore ligure in un territorio dove fa solo disastri, riuscendo a portare a votare per il Si tre volte la percentuale nazionale di “dissidenti” dalle indicazioni dei vertici del centrodestra.
Il Gabibbo bianco ha colpito ancora.
(da “il Secolo XIX”)
Leave a Reply