IL GIORNO DOPO L’ESIBIZIONE DI 500 AGENTI A TOR BELLA MONACA AGGREDITA UNA DONNA MENTRE PULIVA LA VIA DELLO SPACCIO: BRACCIO ROTTO E 25 GIORNI DI PROGNOSI
LA VITTIMA E’ LA COORDINATRICE DI “LABORATORIO UNA DONNA”… L’ORDINE DEI CLAN ERA DI FERMARE L’INIZIATIVA
Ancora una aggressione a Tor Bella Monaca: i clan hanno tentato di fermare con la violenza i residenti, le associazioni e gli operatori di Ama che stavano pulendo e bonificando la strada e la piazza di spaccio nei palazzi Ater di via Scozza, fortino dei clan Moccia e Sparapano.
Una iniziativa organizzata dai residenti con il supporto di Ama: presenti anche 15 operatori della municipalizzata, il presidente del Municipio Nicola Franco, il direttore generale di Ama Alessandro Filippi e il prete antimafia don Antonio Coluccia anche lui aggredito pochi giorni fa di fronte a un’altra piazza di spaccio in via dell’Archeologia.
Come associazioni erano presenti l’attivista antimafia Tiziana Ronzio fondatrice di Torpiùbella e Maricetta Tirrito coordinatrice di “Laboratorio Una Donna”: entrambe da mesi accompagnano don Coluccia nelle iniziative contro la droga a Torbellamonaca.
A fare le spese dell’aggressione è stata proprio Maricetta Tirrito, colpita alla spalla con una bottiglia di birra piena, lanciata con violenza da uno dei reggenti della piazza di spaccio
La bonifica è iniziata poco dopo le dieci del mattino, quando il gruppo si è presentato nel parcheggio e nei locali al pianoterra nei pressi delle Torre Ater fra via Scozza e via Santa Rita, dove abitano alcuni componenti delle famiglie Sparapano e Moccia.
“La tensione è salita subito appena abbiamo portato via un divano che era usato come ufficio dai pusher per spacciare e costringere alcune donne tossicodipendenti a prostituirsi, fra cui una minorenne”, racconta il presidente del Municipio Nicola Franco che al momento dell’aggressione si trovava al fianco di Maricetta Tirrito ed è stato fra i primi a soccorrerla.
“Subito dopo che abbiamo portato via il divano è apparso un signore che ha cominciato a urlare e inveire ma noi abbiamo continuato. Poi io stesso ho trovato un machete a poca distanza dal divano, e lui si è innervosito ancora di più”. La tensione è salita alle stelle e dalla strada le vedette hanno ricevuto l’ordine dai capiclan, che giravano con i suv lungo la via, di bloccare l’iniziativa. E poco prima di pranzo la tensione è sfociata in violenza. “L’uomo continuava a urlare da dietro un cancello e all’improvviso abbiamo visto volare una bottiglia che ha preso in pieno Maricetta, colpendola alla spalla destra”, continua Nicola Franco.
Rottura del capitello radiale, braccio ingessato dalla spalla alle dita e 25 giorni di prognosi. Illesi residenti e operatori, ma è successo il finimondo. Nicola Franco si è scagliato contro l’aggressore, che è stato fermato e portato in caserma dai carabinieri di scorta a Tiziana Ronzio mentre Tirrito veniva portata al pronto soccorso del policlinico Casilino. “Nonostante i tentativi di fermarci non ci sono riusciti e oggi gli abbiamo impedito di spacciare”, spiega Maricetta Tirrito.
(da agenzie)
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