IL KILLER DI JO COX ERA UN SOSTENITORE DEI NEONAZISTI USA
LA DEPUTATA MINACCIATA, MA NON PROTETTA
Minacciata, ma non protetta. La deputata laburista anti Brexit uccisa ieri a Birstall, vicino a Leeds, aveva ricevuto diversi messaggi di minacce negli ultimi tre mesi.
Un uomo – che non era Thomas Mair – era stato arrestato. Ma nonostante questa escalation di violenza (riferisce il Times), la valutazione delle misure di protezione per Jo Cox da parte della polizia era ancora in corso.
L’assassino filonazista.
Thomas Mair, l’uomo che ha ucciso Jo Cox urlando ‘Britan first’, era un sostenitore dei neonazisti americani. Comprò nel 1999 da Alleanza Nazionale, l’organizzazione neonazista Usa, un manuale con istruzioni su come costruire una pistola.
Le notizie si basano sulle fatture di acquisto.
Per Southern Poverty Law Center, Mair era “un impegnato sostenitore” di National Alliance.
National Alliance è un movimento politico razzista (per la superiorità , sostengono, della “razza bianca”), e antisemita, seguito da 2500 simpatizzanti, che risulta aver cessato le attività nel 2013
Spuntano anche sospetti di un legame fra Mair e un gruppo suprematista bianco, visceralmente ostile all’Europa e simpatizzante del vecchio apartheid sudafricano.
Ne scrive oggi l’Independent online. Il gruppo in questione si chiama Springbok Club e Mair risulta iscritto da 10 anni nel database della rivista online, la Springbok Cyber Newsletter.
Cos’è lo Springbok Club.
Lo Springbok Club si caratterizza per la difesa della storia dell’apartheid in Sudafrica. L’ultimo numero del magazine Springbok Cyber Newsletter, in rete nei giorni scorsi, è incentrato tutto sul referendum britannico del 23 giugno, con un appassionato appello in favore della Brexit per abbandonare “l’artificiale e retrograda Ue e restituire sovranità e indipendenza” al Regno Unito.
L’editoriale si conclude con queste parole: “Il motto del Patriotic Forum (un cartello che riunisce movimenti nazionalisti radicali inglesi di cui lo stesso Springbok Club fa parte, ndr) è ‘usciamo dall’Europa ed entriamo nel mondo’. Abbiamo l’opportunità d’oro di far sì che la Gran Bretagna, una volta fuori (dall’Ue), torni alla visione tradizionale di questo Paese: che guarda al ‘mare aperto’ e ai fratelli e sorelle etniche del Commonwealth in giro per il globo. I giorni dinanzi a noi ci ispireranno!”.
La reazione positiva (e triste) delle borse.
La morte di Jo Cox riporta – tristemente – il sereno sui mercati finanziari e le borse europee aprono positive. Gli investitori, evidentemente, ritengono che l’impatto emotivo dell’assassinio della deputata anti-Brexit possa ridurre le possibilità di vittoria dei ‘Leave’ al referendum del 26 giugno. Resta sospesa la campagna per il referendum.
Mattarella: “Ferocia rafforzerà lotta a odio”.
Reazioni da tutto il mondo sull’omicidio di Jo Cox. Per Mattarella, che ha inviato un messaggio di cordoglio alla regina Elisabetta II, “quest’ennesima azione, di inaudita ferocia, ci rafforzerà nella comune lotta contro ogni forma di odio e di violenza affinchè il dibattito politico possa rimanere sempre libero e aperto”.
“Un omicidio che ci indigna”, ha commentato Pietro Grasso, il presidente del Senato. “C’è un clima del dibattito politico, in Gran Bretagna, in Usa ma anche in Italia – ha osservato Laura Boldrini, presidente della Camera – che è sempre più esasperato. Questo modo di fare politica è molto pericoloso, può indurre qualcuno che non ha grande equilibrio a fraintendere le modalità del confronto e mettere in atto comportamenti violenti. È necessario abbassare i toni”.
(da “La Repubblica”)
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